di willbut21
Qualche giorno fa avevo fatto un aggiornamento sulla situazione del virus nel Nord-Est della Cina, con un ritorno di contagi, in una zona fino ad ora estremamente poco colpita.
L’altra sera improvvisamente mi sono imbattuto in una notizia, dove si parlava di tutto il Nord-Est in lockdown con piu’ di 100 milioni di persone bloccate. Devo essere sincero, mi e’ venuto un colpo.
Negli ultimi giorni mi sono informato parlando con amici e cercando notizie sul web cinese. La situazione e’ seria e da attenzionare, ma non stiamo parlando di 100 milioni di persone (l’intero Nord-Est della Cina conta circa 100 milioni di abitanti)
Possiamo dire che e’ stata messa il lockdown la citta’ chiamata 舒兰 Shulan (700 mila abitanti), situata vicino la piu’ importante 吉林 Jilin dove sono state bloccate alcune zone. Poi si parla di 40 mila quarantenati a 长春 Changchun, mentre nella mia 沈阳 Shenyang sono state messe in quarantena circa 7000 persone, senza pero’ bloccare la citta’. I numeri probabilmente comprendono anche le persone che sono state messe in quarantena poiche’ provenienti da altre zone della Cina.
Tuttavia non e’ importante se si tratti di un milione o di 100 milioni di persone “bloccate”, bisogna essere coscienti che la riapertura puo’ comportare un grande rischio, soprattutto in un paese come l’Italia dove non esiste un efficace rintracciamento dei contatti, non ci sono strutture adeguate ad accogliere persone che devono fare la quarantena e dove le persone non riescono ad accettare un app o si rifiutano di firmare quando si va al ristorante.
La Cina ha “quarantenato” queste persone, ma il resto della popolazione non e’ in lockdown. I consigli sono di mettere la mascherina e ricordarsi di mantenere una distanza di sicurezza quando si puo’. L’obiettivo in Cina, come in Germania o in Corea del Sud, e’ anticipare il virus, non permettere di mettere fuori uso gli ospedali e continuare con questa nuova normalita’ che diligentemente hanno riconquistato.
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