di Annarita Giglia
Ben trovati amici di LAO, perdonate la latitanza! Nonostante il “terribile” ritardo l’ultima volta vi ho salutato parlandovi di sicurezza alimentare nelle donne in gravidanza. Vorrei procedere continuando questo filone che, vorrei precisare, non si limita ad essere un memorandum solo per le lettrici di LAO in dolce attesa ma anche una guida che può ritornare utili a tutti.
Vi parlerò di Salmonella. Lo so, è abbastanza conosciuta ma l’obiettivo è quello di aggiungere al vostro bagaglio di conoscenze, informazioni nuove oltre che utili.Quando si pensa a questo batterio, il collegamento all’ uovo è automatico! Ed è proprio da questo che vorrei iniziare. C’è la credenza che l’uovo al supermercato sia più sicuro di quello acquistato dal contadino (tanto bistrattato negli ultimi anni). Se è vero che sia maggiore la probabilità di contrarre la Salmonella con il secondo, non è vero che quello confezionato contenga un rischio pari a zero, compreso quello Bio- C’è qualcosa di più “Bio” della Salmonella?!!-A fare davvero la differenza invece è la modalità di cottura.
Il Centro Interdipartimentale di Ricerca e documentazione sulla Sicurezza Alimentare (Ce.I.R.S.A.), considera quelle crude o poco cotte (uova alla coque, all’occhio di bue, consumate come ingrediente di maionese, zabaione, torte e tiramisù fatti in casa) alimenti da consumare con precauzione. Nello specifico torte, creme e tiramisù fatti in casa andrebbero consumati entro il giorno successivo dalla preparazione. Al contrario quelle sode, consumate sotto forma di frittate o sformati, possono essere consumate con serenità perché sicure.
Ad ogni modo indipendentemente dalla modalità di preparazione, cottura e consumo, è necessario lavare le mani dopo aver toccato il guscio. Non è funzionale lavarlo; il guscio infatti, rappresenta un elemento di difesa per le uova; è più utile metterle in frigo non appena si arriva a casa. Altra accortezza da aggiungere alle precedenti è quella di non far passare troppo tempo dall’acquisto delle uova prima di consumarle. Sotto questo aspetto bisogna essere accorti a comprare la quantità di uova necessarie per le due settimane successive all’acquisto secondo le vostre frequenze di consumo.
Rispetto alle accortezze descritte sopra, alle gestanti si chiede di essere ulteriormente meticolose perché la Salmonella è difficile da curare in gravidanza e può portare a dei rischi piuttosto seri (la disidratazione causata da dissenteria ne è un esempio). In questo caso più che mai vale la regola: puntare al rischio più basso!
Fonte: https://www.epicentro.iss.it/salmonella/iniziative-italia
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