di Federica Dell’Aiera

Eterea, magica, leggera come un soffio di vento: danzatrice è riduttivo per descriverla, prima ballerina assoluta, come la definì il NY Times si avvicina alla sua immensità.

Etoile nei più grandi teatri del mondo, Carla Fracci ci ha lasciato dopo una malattia sulla quale ha mantenuto stretto riserbo.

Le sue interpretazioni le hanno fatto guadagnare un posto tra le migliori danzatrici del 900, un mito assoluto nella danza internazionale, modello di riferimento per tantissimi danzatori, ispirazione per tutti. Icona di stile, di eleganza e disciplina, approda in Scala quasi per caso. Nelle sue vene scorreva un’eleganza innata che con il duro impegno e disciplina si è trasformato in una carriera brillante che forse mai aveva ipotizzato. Ha danzato con i più grandi ballerini del suo tempo: Rudolf Nureyev, Vassilev, Baryshnikov, Bortoluzzi, Murru, Bolle. La sua dipartita lascia un immenso vuoto nel mondo della danza, del teatro e della cultura.

Da bambina sognavo di incontrarla, di poter raggiungerla pur consapevole della sua immensa grandezza. Per me è stata una fonte ispiratrice nella sua grazia ed eleganza. Un mito vivente, una leggenda sulle punte. Ieri si è infranto un sogno, la sua aurea continuerà ad ispirare, guidare e nutrire i sogni di ogni danzatore.