di Giulio Scarantino
Ormai mancano poche ore al verdetto della finale di Capitale Italiana del Libro, tra le sei finaliste c’è Caltanissetta con la sua storia, lo straordinario patrimonio culturale della sua Biblioteca Scarabelli e la idea “visionaria” di “Biblioteca a cielo aperto” di Carlo Sillitti. Sono queste le uniche informazioni trapelate sul dossier che si contende la finale con sei città italiane.
Però in finale c’è sicuramente di più, c’è una città che ha bisogno di cultura, contrasto alla povertà educativa e promozione sociale attraverso l’inclusione e la multiculturalità. C’è una città che ha le potenzialità per cambiare la propria condizione anche raccontando le storie “a cielo aperto” di persone che arrivano da ogni parallelo e abitano le nostre strade e i nostri quartieri; delle ferite di chi è andato via lasciando la nostra terra; della resistenza di mestieri e imprese di famiglia tramandate di generazione in generazione. In finale c’è una città fatta di giovani che non si sono arresi.
Tutto questo può essere riconosciuto domani, 7 maggio 2021, proprio in occasione del ventiduesimo anniversario della morte del Sindaco Michele Abbate, della ferita che non si è rimarginata, del sogno che non si è avverato ma che potrebbe tornare ad esistere. Per questo tifo con forza per Caltanissetta!
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