di Pascal Resta

#COSTRUIRE #27

Già da un anno che viviamo questa situazione inedita.
Da un anno che viviamo nuove speranze, nuovi stili di vita e di lavoro, nuovi modi di pensare il presente e il futuro.
Anche un anno in cui il passato ha un valore particolare.
E confesserei che questo «ritorno al passato» è uno stato d’animo che mi sembra ben permeato a Caltanissetta.
Non conosco la Caltanissetta del passato ma sento una certa nostalgia, a volte molto (troppo) forte da quando sono arrivato ; da parte di alcune persone che incontro, giovani o meno giovani, ambiziosi, ottimisti o persone completamente rassegnate.

«In passato si è tentato, ma…», «sì, ma prima era così», «un tempo ha funzionato e poi niente», «ci abbiamo creduto e poi… » , «sì, ma i Nisseni non ci credono perché prima… »…
Ho l’impressione che questa nostalgia generi una certa rassegnazione sulla novità perché bloccati nel passato.

Poi LAO ha iniziato questa serie #costruire e sono stato completamente sedotto da tutti i relatori.
Bellissime storie, tutte piene di ottimismo, meravigliosamente ben scritte.
#felicità

Sì, la pandemia ci riporta regolarmente a come vivevamo prima di questo virus.
Ma credo che ora sia fondamentale e urgente fare una constatazione della situazione per poter migliorare, trasformare, abbellire il nostro habitat e quindi la nostra città, Caltanissetta.

La mia professione mi ha permesso di viaggiare in tutto il mondo, ma le mie origini siciliane mi hanno riportato istintivamente sulla più grande isola del Mediterraneo.
C’è una forza di attrazione incredibile, sentita anche dai visitatori. Poche sono le destinazioni del mondo che attraggono così tanto, al punto di tornare.
La Sicilia è immensa, un viaggio non basta, e il centro della Sicilia ha un enorme potenziale da far scoprire.
Caltanissetta e la sua provincia sono piene di tesori e segreti da svelare.

La mia visione di Caltanissetta «dopo la pandemia» sarà fatta di constatazioni e di suggerimenti:

– La pandemia ci ha bloccato per mesi in un territorio ristretto, permettendoci di (ri) scoprire la propria città, i suoi monumenti, le sue chiese, di osservare la bellezza dove non la si vedeva prima o di immaginarla là dove potrebbe stabilirsi. Di respirare i suoi profumi, di ammirare una natura preservata, colorata. Di conoscere il suo vicino.
Caltanissetta e il suo territorio, è tutto questo. Facciamolo scoprire!
Nel centro storico, artigiani, panifici, pasticceri, librerie, artisti, falegnami, prendete cura delle vostre vetrine, dei vostri laboratori, mettetevi in mostra!

A volte ho l’impressione che tutti questi talenti si stiano nascondendo…

Aprite le vostre porte !
Mostratevi, invitate i visitatori di passaggio. Non potranno che essere sempre più numerosi…
Invitiamoli a rimanere più a lungo, a scoprire una città autentica, impregnata di una forte identità. Esponiamo questa Sicilianità davanti alle nostre case, nelle nostre strade. Portiamo questi ricchi colori e profumi che fanno parte di questo stile di vita siciliano tanto ricercato: fiori, alberi, arbusti, opere d’arte, street art, balconi colorati…

– La pandemia ha permesso di (ri)scoprire prodotti locali, (ri) prendersi cura del proprio giardino, cucinare prodotti naturali, a km0.
Caltanissetta e il suo territorio sono questi.
Un’opportunità senza precedenti di avere un clima così piacevole, di possedere terre così fertili.
Aprite una gelateria in piazza (come in tutte le città e borghi d’Italia). Tutto il mondo ci invidia per i nostri gelati artigianali.
Nel centro storico, ristoratori, produttori locali, create bar a vini, fateci assaggiare i vostri tesori culinari. Godetevi questo clima, installate terrazze, Rooftops.
Viviamo la piazza e la mitica passeggiata (tanto sognata dai visitatori stranieri).

– La pandemia ha accelerato il fenomeno di smart workers e il ritorno di alcuni espatriati, con il desiderio di sviluppare progetti locali, in comunità.
Anche Caltanissetta conosce questi ritorni.
Aprite quindi degli spazi di co-working nel centro storico e collaboriamo tutti insieme.
Usiamo tutti questi locali vuoti, questi magnifici palazzi. Diamo loro un’utilità. Viviamo la modernità e il futuro nel cuore del centro storico.
Caltanissetta ha tutto questo (e la fibra;), approfittiamone !
Invitiamo i prossimi smart workers a risiedere nel nostro territorio!
La centralità, il sole, la gastronomia, la dolce vita, il patrimonio storico sono altrettanti argomenti per attirare questi nuovi nomadi!

Quindi sì, la mia nuova vita qui è direttamente legata al passato, poiché Caltanissetta sono le mie origini. È da qualche parte una costante ricerca nel passato.
Ma non cerco di vivere nel passato, cerco soprattutto di ispirarmene per andare avanti, vivere il presente e immaginare un futuro.
Per molti di noi questo dopo-pandemia è in costruzione già da qualche mese.
Andiamo avanti, diamo un colpo di acceleratore perché la vita o la «nuova vita» arriverà presto, molto rapidamente.

La mia visione di Caltanissetta può sembrare utopistica per alcuni o fantasiosa per altri, ma la vedo soprattutto come ampiamente realizzabile, all’immagine di altre città e paesi in piena trasformazione dall’inizio di questa pandemia.
Non aspettiamo più, concretizziamo, lavoriamo insieme, siamo pronti a vivere, ri-vivere e far vivere la nuova Caltanissetta.

? Pascal Resta, nasce nel 1984 a Grenoble, in Francia da genitori italiani. Si specializza nella professione turistica diventando agente di viaggio.
Costruisce il suo percorso presso agenzie di viaggi a Malta, in Sardegna, a Montreal (Canada), a Nizza.
A Parigi, dove ha vissuto per 15 anni, lavora per diverse agenzie rinomate nel settore dei viaggi di lusso, d’affari e degli eventi per clienti esigenti.
Il primo confinamento gli ha fatto prendere una decisione importante. Realizza un suo sogno : decide di trasferirsi a Caltanissetta, dove si stabilisce per promuovere le bellezze dell’entroterra Siciliano.