foto di Ettore Maria Garozzo

Redazione

Poche ore all’inizio della Settimana Santa e anche quest’anno Caltanissetta dovrà rinunciare ai suoi suggestivi riti. Non tutto è perduto però, perché se lo scorso anno la pandemia ha colto tutti di sorpresa, quest’anno l’Amministrazione comunale di Caltanissetta ha deciso di celebrare la settimana che precede la Pasqua – per quel che si può – in modo alternativo. Fermo restando che nulla può sostituire le processioni nissene famose in tutto il mondo e che ogni anno attirano a Caltanissetta migliaia di turisti, l’Amministrazione comunale ha deciso di traslare sulla piattaforma digitale – ed esattamente sul profilo Facebook dell’Assessorato alla cultura di Caltanissetta e la pagina Instagram ormai diventati il salotto culturale della città – il progetto “Le vie della Passione – Vite nascoste”, nato lo scorso anno e pensato come un insieme di spettacoli teatrali itineranti per le vie della città, ma annullato a causa della pandemia.

Il progetto, ideato dall’assessore alla Cultura Marcella Natale per suscitare una riflessione sulla funzione sociale della memoria come nutrimento dell’identità cittadina, ha coinvolto direttamente le associazioni che costituiscono il nucleo della Settimana Santa che hanno dovuto individuare una o più persone ritenute significative per la loro storia associativa.

«Sono fermamente convinta che la costruzione dell’identità culturale di una comunità parta dal recupero della memoria – dice l’assessore Marcella Natale -. Per questo progetto mi sono ispirata alla filosofia del “Pensiero meridiano”: i personaggi di cui celebreremo la memoria sono uomini e donne comuni, espressione dei valori della cultura mediterranea. Sono i personaggi “minori” della nostra storia, ma il loro vissuto trasmette ancora oggi i valori della nostra cultura».

Ed ecco che per “Vite nascoste” saranno trasmesse on line dal 27 marzo al 2 aprile le storie – talune commoventi, altre suggestive – di Carmelina Pellerino che con le sue mani disegnò, cucì e ricamò, con un filo di seta color oro, le stelle e il ramo di ulivo sulla stoffa di rasatello del mantello del Gesù Nazareno dell’omonima Associazione; dei fogliamari Salvatore Li Destri e Cataldo Raimondi dell’Associazione Santuario Signore della Città; la storia di Giovanni Messina, musicista dal cuore grande, simbolo delle Bande della città; di Salvatore Capizzi, l’artista che realizzò ben dieci Varicedde, e scelto a rappresentare l’Associazione Piccoli Gruppi con la regia di Roberto Galla ‘ e Michele Spena ; padre Vincenzo Scuderi, prete salesiano che dopo un lunghissimo periodo di dimenticanza decise di riprendere la rappresentazione della Passione, oggi riproposta dall’Associazione Atepa; Giuseppe Ortoleva e Gaetano Riggio, figure simbolo della Real Maestranza, e ancora i maestri delle vare, Francesco e Vincenzo Biangardi.

«Il progetto “Vite nascoste” ha una valenza anche di tipo turistico – dice l’assessore e vicesindaco Grazia Giammusso -, perché attraverso i video realizzati appositamente per questo progetto l’Amministrazione avrà modo di far conoscere le ricchezze e le tradizioni del nostro territorio, con una conseguente ricaduta nello sviluppo economico della città».
«In un momento in cui è impossibile fruire di eventi pubblici – ha aggiunto l’assessore Fabio Caracausi – i nuovi strumenti digitali ci offrono una valida e necessaria alternativa per veicolare un progetto che siamo sicuri avrà importanti ricadute sul nostro territorio, anzitutto in termini di visibilità».

La narrazione di tre storie (dei fogliamari Salvatore Li Destri e Cataldo Raimondi, di Giovanni Messina e di Carmelina Pellerino) è stata affidata all’estro creativo del drammaturgo, regista e attore Antonello Capodici che ha coinvolto nella messa in scena anche gli attori Liborio Natali e Alessandra Falci. Il Teatro Stabile Nisseno diretto da Giuseppe Speciale ha affidato la stesura dei testi (la storia di Gaetano Riggio e Giuseppe Ortoleva, e quella dei mastri Biangardi) in forma di dramma musicale a Francesco Daniele Miceli, le musiche a Corrado Sillitti, e la coreografia a Paola Pecoraro; l’associazione “Piccoli Gruppi” ha affidato la stesura del testo ad Anna Mosca Pilato ed ha coinvolto nella realizzazione Anna Rita Donisi e Lino Pantano; mentre l’Associazione Atepa si è affidata al testo e alla regia di Salvatore Riggi e agli interpreti Piero Buttaci, Fabrizio Dellutri, Pierpaolo Riggi e Dino Riggi. Tra le persone che hanno preso parte al progetto anche le donne della Cooperativa La Ginestra di Casa Rosetta, direttamente coinvolte dall’Amministrazione comunale.

Dal 27 marzo al 2 aprile sui canali social dell’Assessorato alla cultura di Caltanissetta, nell’ambito del progetto “Caltanissetta c’è. Cultura”, saranno pubblicati i video di “Le vie della Passione – Vite nascoste” che, oltre a ricordare le celebrazioni della Pasqua, costituiranno un nucleo di documentazione utile a promuovere il territorio nisseno e le sue tradizioni.

In coda al progetto, sabato 3 aprile, sugli stessi canali social dell’Assessorato alla cultura del Comune di Caltanissetta sarà trasmesso “Dialoghi di passione”, spettacolo teatrale ideato e scritto da Michele Albano e proposto dalla parrocchia San Domenico di Caltanissetta per “far diventare questa porzione della città (il quartiere Angeli, nda), la più antica e forse la più povera – si legge nelle note -, la parte ri-generante, cioè quella dalla quale ripartire per lanciare un messaggio di speranza”.
“Le vie della Passione – Vite nascoste” è una iniziativa in linea con il progetto Europassione per l’Italia, di cui il Comune di Caltanissetta è capofila, che nasce per creare e sviluppare rapporti culturali e filantropici, promuovere ogni forma di teatro religioso e favorire la ricerca storica sulle sacre rappresentazioni in Italia.