La Sogin (società pubblica responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi), il 5 gennaio scorso, ha presentato la Cnapi (carta nazionale delle aree potenzialmente idonee) avviando la procedura per la localizzazione, costruzione ed esercizio del Deposito  Nazionale di rifiuti radioattivi, individuando 67 siti in Italia, di cui ben 4 in Sicilia.

BUTERA (CL-18), CALATAFIMI-SEGESTA (TP-9), FULGATORE-TRAPANI (TP-11), PETRALIA-CASTELLANA SICULA (PA-15) sono i quattro siti siciliani potenzialmente idonei ad ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari di bassa, media ed alta intensità. Rispetto a questa ipotesi c’è stata una mobilitazione dei cittadini siciliani che hanno, immediatamente, costituito tre comitati locali. Unitamente ai Sindaci dei territori interessati, ed ai vertici della Regione siciliana, hanno cominciato a preparare le opposizioni e le osservazioni, previste dalla legge,  al fine di impedire che la Sicilia possa ospitare il deposito.

Èco Sì, considerato il grande interesse che la questione ha suscitato, con la collaborazione  del direttore de “La Sicilia Antonello Piraneo, ha organizzato una videoconferenza con tutti i protagonisti della vicenda. Andrà in onda, in diretta streaming, Lunedì 1 Marzo alle ore 17,30, sulle pagine facebook di Èco Sì, La Sicilia e Antudo.