di Leandro Janni – presidente Italia Nostra Sicilia
L’agenzia ANSA, ieri 5 gennaio 2021, ha diramato la seguente notizia: «Deposito nucleare, pubblicata la Carta delle aree potenzialmente idonee –E’ arrivato il via libera, con il nulla osta del Ministero dello Sviluppo e del Ministero dell’Ambiente, alla Sogin per la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), del progetto preliminare e dei documenti correlati per la costruzione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi che permetterà di conservare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività. La Sogin è la società statale responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi.
Sono 67 i luoghi potenzialmente idonei (non sono tutti equivalenti tra di essi ma presentano differenti gradi di priorità a seconda delle caratteristiche) a ospitare il Deposito nazionale di rifiuti radioattivi individuati in sette regioni: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia (in provincia di Caltanissetta, Trapani e Palermo con i comuni di Butera, Calatafimi-Segesta e Petralia Sottana). Nella Tavola generale allegata alla Cnapi sono indicati anche i Comuni interessati nelle sette Regioni.
Con il via libera alla Carta, “parte la fase di consultazione dei documenti per la durata di due mesi, all’esito della quale si terrà, nell’arco dei quattro mesi successivi il seminario nazionale”. Sarà questo “l’avvio del dibattito pubblico vero e proprio – spiega il Ministero dell’Ambiente – che vedrà la partecipazione di Enti locali, associazioni di categoria, sindacati, università ed enti di ricerca, durante il quale saranno approfonditi tutti gli aspetti, inclusi i possibili benefici economici e di sviluppo territoriale connessi alla realizzazione delle opere”.
Il deposito nazionale e il Parco tecnologico saranno costruiti in un’area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al deposito e 40 al Parco, come spiega il ministero dell’Ambiente. Il deposito avrà “una struttura a matrioska”; all’interno ci saranno “90 costruzioni in calcestruzzo armato, dette celle”, in cui “verranno collocati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i moduli, che racchiuderanno a loro volta i contenitori metallici con all’interno i rifiuti radioattivi già condizionati”. In totale saranno “circa 78mila metri cubi di rifiuti a bassa e media attività” ad essere ospitati. L’investimento complessivo è di circa 900 milioni di euro e si stima che genererà oltre 4.000 posti di lavoro l’anno per 4 anni di cantiere, diretti (2.000 fra interni ed esterni), indiretti (1.200) e indotti (1.000).»
La Sicilia, dunque, è tra le Regioni d’Italia che potrebbe ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (nella Tavola generale allegata alla Cnapi sono indicati, in provincia di Caltanissetta, Trapani e Palermo, i comuni di Butera, Calatafimi-Segesta e Petralia Sottana). Come sappiamo, la norma che disciplina questa materia è contenuta nel Decreto Legislativo 31/2010 e prevede che, una volta approvata la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) sulla quale lavora Sogin in sinergia con altri organismi nazionali, si apra la fase del confronto con i territori. Questa fase inizia oggi. Fino a due giorni fa la CNAPI era secretata. La Sogin, quindi, aprirà la fase di confronto con Enti locali, associazioni di categoria, sindacati, università ed enti di ricerca, durante la quale saranno approfonditi tutti gli aspetti legati al piano-progetto, inclusi i possibili benefici economici e di sviluppo territoriale connessi alla realizzazione delle opere.
Il Movimento 5Stelle – Sicilia, due anni fa, ha depositato e fatto approvare all’unanimità, dal Parlamento Regionale, una mozione di impegno con la quale l’attuale Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha assunto l’impegno – appunto – di opporsi alla realizzazione di qualunque tipo di infrastruttura destinata a ospitare rifiuti radioattivi. Questa mozione, una volta approvata all’unanimità dal Parlamento Regionale, è impegno vincolante e imprescindibile per il Presidente della Regione Siciliana.
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