di Antonio Picone
Oggi nel mondo solo 18 Paesi su 196 sono rappresentati da una donna e solo uno di questi fa parte del G20 mentre gli altri a livello internazionale hanno poca rilevanza e, spesso, financo nella loro stessa regione. Fino a metà ‘900, in gran parte dei Paesi del mondo, le donne non potevano né votare né essere elette e solo successivamente che, grazie ai suffragi universali, hanno cominciato ad avere ruoli politici rilevanti ma con percentuali, rispetto agli uomini, sempre residuali. Gli Stati ad avere avuto una donna come Premier o Capo dello Stato, ad oggi, sono poco più di 60. Andando a ritroso nel tempo, le donne che hanno veramente o de facto detenuto il potere si contano sulle dita di una mano: Cleopatra, Zenobia, Elisabetta I d’Inghilterra, Vittoria del Regno Unito, Caterina de Medici, Cristina di Svezia. Gli storici ovviamente ne inseriscono molte di più, anche se meno famose, ma rispetto agli uomini il loro numero risulta comunque esiguo e si tratta, per lo più, di donne che si son ritrovate a comandare perché figlie o madri di regnanti oppure perchè influenti mogli, amanti o concubine. Fatta questa premessa, la nostra indagine verterà sulle più importanti politiche che hanno governato sia nel Mondo che in Italia: attualmente, nell’ultimo decennio e nell’ ultimo secolo.
Attualmente:
Non possiamo che iniziare da lei, la donna più potente del mondo, Angela Dorothea Kasner. Vi starete chiedendo: chi è? E se vi dicessi che è tedesca!? Sì, si tratta proprio di lei: Angela Merkel la quale, pur se sposata dal ’98 con Joachim Sauer, ha sempre preferito utilizzare il cognome dell’ex marito, Ulrich Merkel, ed il motivo non è mai stato chiaro. La sua potenza la deve a una serie di fattori: il PIL tedesco, l’influenza della Germania sulle scelte politiche ed economiche dell’UE, la forza diplomatica tedesca e il fatto che detiene il potere da ben 14 anni e ciò, nell’ultimo decennio, l’ha resa anche una dei leader più potenti del mondo dietro solo ai presidenti di USA, Russia e Cina. Curiosamente anche la precedente donna più potente del mondo, la inglese Margaret Albert, era conosciuta col cognome del marito cioè Thatcher.
Passando poi in rassegna alcune tra le più importanti, troviamo: la dinamica e ambientalista presidente neozelandese Jacinda Ardern che è stata rieletta la settimana scorsa; l’italo-americana Nancy Pelosi speaker della Camera dei rappresentanti (terza carica pubblica degli Stati Uniti d’America dopo presidente e vice); la finlandese Sanna Marin la più giovane presidente del Consiglio al mondo, 35 anni, di cui nei giorni scorsi ha fatto scalpore una sua foto pubblicata per una rivista dove indossava un abito con una lunga scollatura e senza reggiseno, tanto da creare reazioni di tutti tipi e sui social si è diffuso un hashtag di ‘supporto’: #ImWithSanna; ancora la danese Mette Frederiksen che l’anno scorso ha definito “assurda” la proposta di Trump il quale voleva far comprare agli USA la Groenlandia e per tale definizione il presidente americano ha annullato la sua prevista visita in Danimarca; poi Sheikh Hasina primo ministro del Bangladesh, quarto Paese al mondo a maggioranza islamica, che ha garantito protezione legale per le donne e una maggiore istruzione per le ragazze; Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, che sta portando il Myanmar alla democrazia dopo oltre 50 anni di dittatura militare; e infine la candidata Svjatlána Cichanóŭskaja costretta ad a scappare in esilio in Lituania dopo aver sfidato alle elezioni politiche falsate il dittatore bielorusso. È doveroso citare pure donne a capo di organismi internazionali importanti ed influenti nel mondo come: la tedesca Ursula von der Leyen dal 2019 presidente della Commissione Europea, la francese Christine Lagarde presidente della Banca Centrale ed ex direttrice del FMI e la bulgara Kristalina Gheorghieva attuale direttrice del Fondo Monetario Internazionale. Dulcis in fundo, le due regnanti più influenti al mondo, le regine Elisabetta II d’Inghilterra e Rania di Giordania, e le due attivissime donne che godono di una certa considerazione presso i loro parenti: la nordcoreana Kim Yo-jong, sorella del dittatore nordcoreano, e l’americana Ivanka Trump, figlia prediletta e consigliera del presidente americano.
Nel corso di quest’ultimo decennio troviamo:
Theresa May la seconda inglese a ricoprire la carica di primo ministro nel Regno Unito; la Segretaria di Stato – USA, che corrisponde al nostro ministro degli esteri, l’ex first lady Hilary Clinton; la prima presidente della repubblica Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, attualmente vice presidente; Dilma Rousseff è stata presidente del Brasile; la premier Park Geun-hye in Corea del Sud; Julia Gillard primo ministro in Australia che nel 2010 riaccese il dibattito sul far diventare il Paese una Repubblica, visto che è ancora una monarchia parlamentare sotto Elisabetta II; la prima e finora unica presidente indiana donna Pratibha Patil; Yulia Tymoshenko la premier ucraina che ha persino provato a sfidare Putin; la ex presidente cilena Michelle Bachelet, oggi Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani; l’americana Janet Yellen presidente della Federal Reserve.
Per quanto riguarda il secolo scorso:
Golda Meir primo ministro in Israele che si trovò ad affrontare la guerra del Kippur contro Egitto e Siria e il ‘massacro di Monaco’ ai giochi olimpici del ‘72; l’afroamericana Condoleezza Rice, Segretaria di Stato – USA; la lady di ferro Margaret Thatcher, protagonista indiscussa della politica internazionale negli anni ‘80; l’Imperatrice madre Cixi che per ben 47 anni ha detenuto il potere de facto, fino al 1908, nell’allora Impero Cinese; Eva Peròn (1946-52), moglie del presidente argentino Peron, che si batté in prima persona per i diritti delle donne e dei lavoratori e ancora oggi in Argentina è oggetto di venerazione popolare; Grace Kelly, Principato di Monaco, che nel 1962 s’impegnò molto per risolvere la crisi nata tra la Francia e il Principato; Lady Diana (D. Spencer) icona del Regno Unito e il suo rilevante impegno sociale a livello internazionale.
E in Italia?
La prima donna a ricoprire la carica di ministro è stata la deputata democristiana Tina Anselmi nel 1976 dove ricoprì la carica di Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale (governo Andreotti III). La prima presidente della Camera (la terza carica dello Stato) è stata la deputata comunista Nilde Iotti nel 1979, mentre bisogna aspettare il 2018 per la prima presidente del Senato (la seconda carica dello Stato) la deputata di Forza Italia Maria Elisabetta Alberti Casellati e il 2019 per la prima donna Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Altra figura importante è stata Federica Mogherini ex ministro degli Esteri e poi Alto rappresentate dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (2014-19) in sostanza la ministra degli Esteri dell’Unione Europea.
Al Senato su 321 senatori 112 sono donne mentre alla Camera su 630 deputati 227 sono donne, numeri mai visti prima in Italia. Nell’attuale Governo, Conte II, su 21 ministri 7 sono donne. Infine le leader di due partiti nazionali presenti in Parlamento: Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Emma Bonino di +Europa. Forse un giorno l’elezione Presidente del Consiglio o della Repubblica donna non farà più scalpore in nessuna parte del Mondo, probabilmente perché quel giorno la differenza all’interno dei Parlamenti e tra i Capi di Stato sarà di circa una dozzina, a favore degli uomini o delle donne, e non più di oltre un centinaio. Magari si arriverà anche ad avere persino una papessa. Forse sì, ma continuando di questo passo, molto probabilmente e realisticamente, quel giorno non apparterrà a questo secolo.
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