Basta pubblicità personale. Abbiamo bisogno di Cultura.

di Leonardo Pastorello

Le poche riflessioni che possono essere partorite nel corso di queste lunghe giornate di quarantena mi portano a un senso nauseante di noia. La pubblicità è come un tornado devastante che penetra nelle anime di ognuno di noi. Nel mondo digitale non vi è alcun problema di prendere posto, perché lo spazio è illimitato.
Ciò di cui si sente realmente la mancanza in questi giorni è la cultura, quello spazio vitale in cui possiamo aver memoria di un evento, di una melodia, di un ricordo in cui l’esistenza prende una forma nello spazio e nel tempo.
La domanda che viene spontanea è: in che modo la politica riuscirà a promuovere cultura nel cosmo digitale? La cultura è marketing o riflessione?
Il silenzio dell’isolamento mi porta a questi interrogativi, che sono gli unici compagni di stanza della mia memoria, del mio vissuto quotidiano, delle mie prospettive verso un futuro di libertà di movimento, di scambio di pensieri e riflessioni.