di Giulio Scarantino
La cantante nissena è tornata sul palco dopo un periodo lontano dai riflettori per partecipare al Festival Musicultura, una pausa senza dubbio provocata anche dall’esperienza inedita si Sanremo Giovani. In un’intervista abbiamo ascoltato le sue parole prima delle audizioni e la sua paura di tornare a partecipare in una competizione canora.
Ebbene il risultato del suo ritorno è stato il passaggio alle finali del Festival con il brano “Il senso di colpa”, un brano con cui l’artista sperimenta su mondi musicali diversi da quelli esplorati per il suo debutto a Sanremo Giovani con Mentre ti parlo. Ad aver colpito per l’audizioni dai commenti della giuria sembra essere stata proprio la sperimentazione dell’artista, la crescita e soprattutto per il brano “Il senso di colpa”, il modo in cui Miele parla soprattutto alle donne.
In una società ancora permeata di vecchi stereotipi sulla diversità tra uomini e donne, divisioni dovute ad un cultura paternalistica: “Il senso di colpa” diventa un urlo di emancipazione per le donne e per l’umanità in generale, un accorato monito ad essere se stessi con i propri pregi e difetti. Così l’artista aveva descritto il suo brano prima delle audizioni: ” si intitola “Il senso di colpa”. Tema con cui ho fatto la guerra e la pace. Penso sia una condizione legata all’umanita intera ma in particolar modo alle donne. Ho imparato ad accettare i miei limiti personali ma anche fisiologici, a vivere con più serenità impulsi e desideri che troppo spesso pensiamo riguardino più la sfera maschile”.
Se prima delle audizioni ci incuriosivano queste parole adesso acquistano un valore in più per un brano che può diventare un messaggio generazionale per tante donne che vogliono finalmente affrontare ed esorcizzare “Il senso di colpa” di.
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