di Armando Turturici
In merito alle dichiarazioni di Renzi sulla riapertura di tutto, vorrei raccontarvi ciò che sta succedendo in Cina, insieme a una mia riflessione personale. La provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan, registra zero nuovi casi ormai da parecchi giorni, ma nessuno osa dire o anche solo pensare che l’emergenza virus sia finita, anzi, tutto il contrario.
I cittadini dello Hubei hanno ripreso a uscire di casa (ma con molta cautela e moderazione), molti hanno ripreso a lavorare (con un sistema di turnazione), i mezzi di trasporto hanno ricominciato a circolare (con meno “corse”), molte attività sono state riaperte, ma si evitano ancora gli assembramenti e si sta distanti gli uni dagli altri; c’è un grande controllo della temperatura, dei sintomi e tantissime altre misure di prevenzione molto rigorose.
La maggior parte delle aziende ha riaperto, ma i datori di lavoro non sanno come tamponare le perdite, non dormono la notte per cercare un modo per reinventarsi e trovare una soluzione per riparare i danni covid-19. I mezzi pubblici hanno sì ripreso a circolare, ma si accede a metropolitane e autobus solo se la spunta del sistema collegato alla propria “tessera sanitaria” è verde e solo se la temperatura non supera i parametri stabiliti.
Naturalmente, tutti girano con la mascherina, i guanti ed equivalenti dell’amuchina. La situazione migliora ma è importante mantenere il controllo per evitare una “ricaduta” e tutti ne sono consapevoli, anche grazie al controllo ferreo da parte del governo. Ripartenza non significa aprire le gabbie e riversarsi repentinamente sulle strade come se nulla fosse accaduto, per rispetto delle vittime, degli operatori sanitari e, soprattutto, del prossimo.
Inoltre, è ancora bloccato l’ingresso agli stranieri. E così sarà fino a data da destinarsi. In conclusione, Renzi ha ragione sulla convivenza con il virus, ma sicuramente NON ADESSO! Come dice la protezione civile: “Il Paese sarà effettivamente al sicuro solo quando l’indice di contagio, il cosiddetto R con zero, sarà inferiore a uno, cioè quando una persona positiva avrà la potenzialità di infettare meno di una persona, ma è difficile dire ora quando ciò accadrà”. Chiaramente, non sarà così per sempre. Almeno fin quando non ci sarà un vaccino. Resistiamo!!
Per chi volesse ulteriori informazioni, sarò lieto di aiutare nel mio piccolo: Turturiciarmando@hotmail.it
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