di Giulio Scarantino

Da ieri sera tutta l’Italia è in quarantena, con il decreto “Io resto a Casa” cambiano le abitudini dell’intero paese. D’altronde neanche il graduale aumento delle restrizioni è riuscito ad arrestare il propagarsi dei contagi, mettendo a dura prova il sistema sanitario delle regioni del Nord.
Adesso l’Italia è unificata nell’emergenza, nel sacrificio di alcune libertà per una corsa contro il tempo del contagio.

Così viene richiesto anche alla città di Caltanissetta e ai suoi abitanti un sforzo in più. La reazione, escluso qualche isterismo con la corsa ai supermercati (che ricordiamo resteranno aperti), sembra mostrare maggiore consapevolezza di ciò che sta accadendo.
Primi fra tutti a reagire nella giusta maniera sembrano essere i tantissimi esercizi commerciali che hanno adeguato il loro servizio alle disposizioni del Governo. Aumentano sempre di più le attività che garantiscono il servizio a domicilio. Storiche attività come il Torronificio Geraci, la Torrefazione Caffè Ginevra, il panificio Amico, il Ristorante Sale e Pepe, così come i servizi più disparati tra i quali ” .#tuttopassa anche il libraio” della libreria Ubik di Caltanissetta, la bio profumeria 5 Gocce di Bio, la Ferramenta Assistita “Fai con me”, o la Farmacia S.Messana.
Tantissime altre ancora sono le attività che hanno messo a disposizione il servizio a domicilio, tutte pubblicizzate e racchiuse in una pagina nata giustappunto ieri sera: “Caltanissetta a domicilio”. Insomma la dimostrazione di una città che vuole reagire in questo momento così delicato.

Non manca però il pensiero alla prevenzione, con Il Sindaco Roberto Gambino che dopo l’appello di ieri a restare in casa il più possibile ed evitare assembramenti, oggi ha annunciato ulteriori comunicazioni che verranno divulgate dalla pagina Facebook ufficiale. Si presume informazioni sulla concreta applicazione dell’utlimo decreto “Io resto a Casa”.
Allo stesso tempo iniziano anche gli appelli per una decisione definitiva sulla Settimana Santa, nell’eventualità di poter risparmiare fin da subito l’energia finanziaria per poterla impiegare in altri settori come la Sanità.
A proposito di Sanità, finanziamenti e prevenzione un’ultima importante reazione all’ uniformità dell’emergenza per tutto il paese è stata anche l’apertura di una raccolta fondi per il S.Elia su go found me, il portale delle donazioni.

“Partendo dalla nostra piccola realtà cittadina, abbiamo pensato che sarebbe utile se anche noi dessimo il nostro contributo in modo da sentirci vicini ad una situazione che ci sembra tanto lontana, ma che in realtà ci appartiene eccome. Il nostro intento è quello di aiutare l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta a fornirsi di più respiratori e altri dispositivi necessari e adibiti alla cura di coloro risultati positivi al virus.  Confidiamo nel vostro aiuto, poiché ogni piccola azione conta e può fare la differenza.”

Queste sono le parole delle due adolescenti Martha e Rossana che hanno attivato la raccolta. Un altro esempio che fa ben sperare, perché proprio tanti giovani hanno in questi giorni mostrato la loro inadeguatezza al momento che stiamo vivendo. Questo dimostra che esistono ragazzi e ragazze responsabili e soprattutto capaci di non delegare ed agire in prima persona.

“Ciao, mi chiamo Giusy e sono una ragazza di 25 anni residente a Caltanissetta. In questa fase davvero delicata, voglio attivare un’iniziativa semplice, efficace e significativa per la mia città e tutte le province limitrofe del Nisseno con l’aiuto di tutti voi.”

Questo è il messaggio che precede una seconda raccolta fondi attivata per l’ospedale di Caltanissetta. Leggi di più e dona qui.


Insomma Caltanissetta sta cercando di reagire e forse più unita potrà riuscirci.