Di Carla Silitti
Siamo abituati a pensare a San Valentino come ad una serata romantica e piena di sentimento e trasporto, ma non per tutti è cos ì .
Per alcune persone il giorno di San Valentino potrebbe risultare stressante per le aspettative che la ragazza o il ragazzo hanno sul partner e lo stress, si sa, spesso fa fare “cilecca”.
Allora abbiamo stilato la lista dei cibi che sarebbe meglio evitare per evitare di peggiorare la situazione e spegnere il desiderio già a tavola.
Mentre è facile trovare sul web classifiche di alimenti ‘hot” si sa poco sugli antagonisti alimentari dell’amore.
Un esempio? Se portate a cena qualcuno, andate a mangiare pesce. La trattoria o un ristorante di carne infatti è proprio da evitare se si desidera affrontare una lunga serata: a partire dall’ antipasto, magari un tagliere di formaggi alla spessa tagliata di manzo, tutto lavora per sabotare il dopo cena. Sia la carne rossa che i latticini infatti appesantiscono la digestione, portando con sé una sensazione di pienezza e letargia.
Una bella carica di energia potrebbe derivare dai legumi, in particolare i fagioli, che però, oltre ad essere un alimento troppo comune per essere consumato in una serata speciale, non ci risparmiano la sensazione di gonfiore e non solo…
Per chi resta a casa, attenzione a non sfoderare neanche le ‘conserve della nonna’, o i cibi in scatola che non aumentano certo la vitalit à .
Brutte notizie anche per gli americani, l’Hot dog, a dispetto del nome, pi ù che accendere l’atmosfera rischia di ostruire le arterie. Anche nelle parti intime. Peggio che mai se accompagnato dalle patatine fritte, ad alto indice glicemico ed eccessivamente elaborate: il rischio è di avere una sferzata di energia seguita da un crollo nel momento ‘clou’ del dopocena.
Si salvano allora i vegetariani? Eh no, anche il tofu e la soia sembrano avere effetti non troppo auspicabili sui livelli di testosterone, per i fitoestrogeni contenuti. E, se siete vegani, abbiate accortezza nella scelta delle verdure da consumare: i broccoli, per quanto salutari e disintossicanti, sarebbe meglio consumarli lontano dalle notti d’amore.
Andiamo alla scelta delle bevande.
Se il vino rosso in quantità moderate pu ò contribuire a togliere qualche inibizione e a scaldare l’atmosfera, se consumato in eccesso rischia di trasformarsi in un boomerang, rovinando la serata.
Per chi non amasse gli alcolici, sappiate che l’acqua tonica spesso contiene chinino come aromatizzante e lo storico agente antimalarico è stato collegato a una diminuzione della funzione sessuale.
Anche a fine pasto, nessuno è esente da errori, dai pi ù festaioli che concludono la serata con un Mojito ai pi ù pantofolai che si riscaldano con una tisana, l’ errore è dietro l’ angolo (o dentro il bicchiere in questo caso): pare infatti che sia la menta piperita che la liquirizia abbiano un effetto inibitorio sui livelli di testosterone, che tendono quindi a scendere dopo il consumo.
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