Di Carlo Vagginelli

Il nostro territorio è piombato in una condizione di marginalità alla quale intendiamo ribellarci il 21 e il 22 Dicembre: l’accesso al lavoro ed ai diritti di cittadinanza, la sostenibilità ambientale e la stessa qualità della democrazia sono negate a numero sempre crescente di cittadine e cittadini, mentre un’intera generazione di ragazze e ragazzi trova nell’emigrazione la sola opportunità di futuro.

Quanto accade non è frutto del caso, né di un destino cinico e baro: sono le libere scelte che facciamo ed i gesti che decidiamo di compiere a segnare il corso degli eventi, per questo non possiamo e non dobbiamo arrenderci.

Per invertire la rotta occorre combattere l’apatia e la rassegnazione, investendo nella costruzione di un progetto collettivo, di una sfida che chiami a raccolta le energie migliori di questo territorio.

Noi vogliamo vivere in un luogo in cui sia possibile sentirsi cittadini, emancipare se stessi, immaginare il futuro come un’opportunità per se e per gli altri. Vogliamo scommettere su questa terra, offrendo al mondo intero l’enorme patrimonio di bellezza, cultura ed identità che la caratterizzano. 

Vogliamo osare, perché pensiamo che coltivare progetti grandi sia il solo strumento per liberare energie nuove, perché pensiamo che solamente il coraggio e l’ambizione potranno cambiare in meglio il destino di questo territorio, spezzando conservatorismi e rendite di posizione.

Ci rivolgiamo in primo luogo ai giovani che hanno deciso di rimanere ed ai tanti che l’hanno lasciata ma desiderano un’occasione per tornare, allo stesso tempo ci rivolgiamo a chi si sente emarginato ed escluso, a chi ha perso fiducia nella politica, a chi aspetta parole e comportamenti nuovi. 

A tutte e tutti chiediamo di impegnarsi in un progetto di cambiamento che vogliamo costruire cominciando dal 21 e 22 dicembre al Testasecca, due giornate in cui ci ritroveremo in un festival della buona politica, con accademici, professionisti, rappresentanti dell’associazionismo e del mondo del lavoro per riflettere insieme sul futuro del nostro territorio.

L’iniziativa si svolgerà nei locali dell’Istituto Testasecca ed avrà inizio sabato 21 dicembre alle ore 9:30, come da programma allegato.Parteciperà ai lavoratori un nutrito gruppo di relatori, espressione del mondo accademico, associativo, sindacale, imprenditoriale, delle professioni, della politica e della pubblica amministrazione. Ci fa piacere segnalare la presenza di accademici di primo piano, quali i prof.ri Di Maria e Sabatino, oltre che la ricercatrice Giusy Pappalardo, di imprenditori e professionisti quali Andrea Bartoli e Gianfranco Pappalardo, di sindacalisti e rappresentanti dell’associazionismo come Ignazio Giudice, Ivo Cigna, Peppe Montemagno.Non mancheranno amministratori locali e dirigenti del PD, come Giusto Catania, Elisa Carbone e Peppe Di Cristina.Un momento particolarmente importante sarà dedicato alle giovani generazioni, con le testimonianze di ragazze e ragazzi particolarmente impegnati nell’associazionismo cittadino, a partire da Eros Di Prima e Giulio Scarantino.

Ragioneremo insieme di lavoro e sviluppo, di istruzione e di tutela della salute, di cura del territorio e di valorizzazione del suo patrimonio paesaggistico e culturale. Non sarà un semplice convegno, ma un’occasione per elaborare proposte concrete e per immaginare un futuro diverso, dando voce ad una generazione nuova.

La nostra iniziativa acquista ancora più rilevanza in considerazione delle recenti notizie, stando alle quali la provincia di Caltanissetta si troverebbe agli ultimi posti nelle graduatorie nazionali sulla qualità della vita. Noi non intendiamo arrenderci a questa condizione, né vogliamo viverla come un destino ineluttabile. Siamo fermamente intenzionati a dare battaglia per offrire a questo territorio una prospettiva di crescita e di futuro, lo faremo mettendo in campo le idee e le persone migliori e proponendo un nuovo modo di intendere la politica. L’iniziativa del 21 ed il 22 dicembre, un vero festival della buona politica, sarà l’inizio di questo percorso.

Ritroviamoci insieme per costruire un’alternativa alla banalità ed al disfattismo, ritrovando il coraggio di osare e la forza per costruire una città all’altezza delle nostre ambizioni: bella e democratica.