Di Giulio Scarantino

Il movimento delle sardine nasce soprattutto per un bisogno di rappresentanza, a prescindere dal manifesto degli intenti è un popolo che chiede risposte dalla politica diverse dagli slogan e dall’intolleranza. Un metodo di far politica che trova in questo momento come maggiore esponente il leader della Lega Matteo Salvini, ma che è in realtà un metodo assodato in tutte le forze politiche. Quel popolo è soprattutto (non interamente) un popolo di sinistra che pur di sentirsi parte di qualcosa ci riesce solo attraverso valori comuni e condivisi a volte scioccamente messi in discussione, equivocati da una parte del paese.

Per questo non ci si può stupire del difficile pregiudizio da superare qualora a promuovere il movimento delle sardine a Caltanissetta sia un’esponente del PD .

Eppure i ragazzi della Rete degli Studenti Medi di Caltanissetta nonostante non sempre in accordo con le dinamiche del PD locale hanno tenuto a precisare la loro presenza e il loro sostegno alla promotrice Federica Giorgio, così scrivendo: “È ormai da un paio d’anni che si nota una certa espansione di fenomeni, anche politici, riconducibili alla destra estrema e reazionaria che incita sempre più all’odio.

Basta aprire un giornale per venire a conoscenza di fatti realmente preoccupanti: da ritrovamenti di arsenali riconducibili a militanti di gruppi filo-nazifascisti a minaccie a personaggi pubblici, da commenti di odio sui social a manifestazioni nelle quali diventa sempre più sottile  il concetto di apologia del fascismo.

Dal momento in cui nella nostra società eventi del genere comincino a rappresentare la quotidianità è innegabile dire che gran parte della popolazione ne risulti ormai assuefatta.

Per questo noi della Rete Degli Studenti Medi di Caltanissetta vogliamo fare sapere chiaramente che i giovani oggi ci sono: hanno una coscienza politica attiva e sono intolleranti nei confronti di tutte le forme di odio. Di conseguenza siamo convinti che partecipare e sostenere Federica Giorgio e il movimento delle Sardine nella manifestazione “Caltanissetta non si lega” serva a mettere al corrente quanta più gente possibile che c’è ancora chi ha il coraggio di aprire gli occhi e di dichiararsi apertamente antifascista.”

Pertanto al netto dei malumori una certezza è sicura: la Rete degli Studenti Medi di Caltanissetta c’è.