Di Giulio Scarantino
Il successo delle Vie dei Tesori è un dato di fatto assodato, la manifestazione conclusasi il 29 Settembre ha registrato più di 10 mila visitatori: una cifra storica per Caltanissetta.
Il plauso va alla gestione dell’Associazione Creative Spaces che si è confermata ancora una volta catalizzatrice di attenzione anche al di là delle più rosee aspettative. Per questo, e a ragione, la soddisfazione degli organizzatori è palpabile: “Il festival è stato portatore di ben oltre 10.000 presenze, aumentando nettamente i numeri dello scorso anno. Numerosi turisti provenienti da diverse zone della Sicilia hanno fatto sì che Caltanissetta emerga come meta turistica e come patrimonio culturale da scoprire” aggiungendo un’ ulteriore nota positiva “anche quest’anno nisseni e turisti hanno scoperto luoghi fino ad ora poco conosciuti e grazie all’impegno dei volontari
dell’Ass. Creative Spaces insieme ai ragazzi delle scuole ne hanno conosciuto la storia, restituendo quel senso di appartenenza che si è un pò perduto nel tempo.”

Invero, al plauso per i ragazzi di Creative Spaces va aggiunto quello per altre realtà che hanno diversamente sostenuto la manifestazione e che lo stesso Presidente Arch. Eros Di Prima ringrazia nel suo comunicato: “doverosi i ringraziamenti di tutti coloro che hanno reso fattibile la
manifestazione ed hanno collaborato alla sua riuscita: l’Ass. Le Vie dei Tesori di Palermo che ha creduto anche quest’anno in noi, ringrazio il Comune di Caltanissetta, la Provincia, la
Soprintendenza, la Diocesi, la Banca Sicana, l’Averna, il notaio Grasso, la famiglia Vancheri, la famiglia Benza e l’Ass. Mutilato e Invalidi di guerra. Ringrazio inoltre i numerosi giovani volontari provenienti da diversi istituti superiori del territorio che hanno partecipato con entusiasmo a tutta la manifestazione e tutti coloro i quali hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.”

Ebbene, dopo le dovute parole dei ragazzi di Creative Spaces, adesso tocca agli osservatori aggiungere qualcosa, affinché questo successo non sia contingente ed effimero ma possa rinnovare un anelito di speranza per Caltanissetta.
Quanto accaduto in questi giorni durante e attorno alla manifestazione, non può e non deve passare inosservato. Non può neanche far tirare un sospiro di sollievo, a chi di dovere nella programmazione della proposta culturale della città. Al contrario, quanto successo, pone al centro il turismo e la cultura che non possono essere trattati come sussidiari argomenti, ma temi su cui osare. Quanto successo aumenta esponenzialmente le aspettative su chi dovrà prendere importanti decisioni in città.
Anche perché in questi giorni, Caltanissetta si è divincolata e liberata prepotentemente dagli pseudonimi fastidiosi che si è portata addosso, vedi: “Caltatristezza, Caltabruttezza”; facendo soffiare un anelito di speranza: questo è il momento per costruire.
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