Di Marco D’arma
Sono nato il 2 settembre del 1987,e tra pochi giorni sono 32 anni che abito nel quartiere che io considero casa: u quartiri dei Furchi o, Zingariovvero la Provvidenza.
Facendo una passeggiata al suo interno,il quartiere oggi presenta grandi problemi di degrado per l’abbandono progressivo subito a partire dagli anni sessanta in poi.
Ciò che si sente dire alle persone che non abitano il quartiere e che non lo vivono in pieno,sono che la zona è teatro di vagabondaggio, sosta sulle panchine da parte di senzatetto, gente ubriaca o giovani extracomunitari che fanno apprezzamenti sulle donne che passano, le strade maleodoranti a causa di alcuni personaggi che ci urinano e quindi di conseguenza sporche, piene di rifiuti e anche di escrementi di cani di cittadini (anche italiani) che a volte non hanno rispetto neanche della propria città; c’erano e ci sono prostitute e vagabondi, c’erano e ci sono rifiuti sparsi lungo tutte le strade del quartiere.
In via Barone Lanzirotti spesso si vedono scene di spaccio e le persone che abitano in altre parti della città,prima le vedi denigrare il quartiere in primis e i loro residenti,poi invece le ritrovi lì ad essere i migliori clienti affezzionati degli spacciatori,che non sono tutti extracomunitari.
Non posso negare che gran parte di quanto elencato non sia vero,anzi sono io a dichiararne il vero. 

Però io voglio raccontare il bello,quello che non viene raccontato,la parte migliore del quartiere,quello per cui non bisogna farne tutto di un erba un fascio.
Gli sforzi di persone che con gesti quotidiani rendono le zone del quartiere dove abitano vivibili,abitabili,pulite.
Persone che vengono da fuori città,investono e creano all’interno del nostro quartiere bellissimi e accoglienti bed and breakfast,dove attirano molte persone straniere.
Persone che affacciandosi dalle finestre o dai balconi di casa,parlano,dialogano,e vivono di gesti semplici come il passarsi lo zucchero,il caffè,e così via.
Credo che sia il quartiere dove il porta a porta funziona in modo egregio,anche se in certe zone si vedono sacchetti buttati per strada,ma si sa,la maleducazione delle persone non avrà mai fine.
Posso dichiarare che oggi,nel complesso,le strade sono pulite perché la Dusty, con i loro operatori ecologici,e’ presente sulle strade.
Il nostro quartiere è ancora uno dei pochi dove in estate si vedono ancora bambini giocare per strade,anziane sedersi fuori le loro abitazioni la sera o nel tardo pomeriggio,nel fare curtiglio tra di loro,dando al quartiere quell’aspetto umano e caloroso che molti hanno perso andando ad abitare in periferia.

Purtroppo permane la “percezione” di pericolo da parte dei cittadini perché tutto ciò che non si conosce, in generale fa paura, ma se queste persone non frequentano queste zone, non possono dichiarare che sono pericolose: gli extracomunitari in questa zona sono molto presenti ma non tutti sono delinquenti: molti lavorano, conducono una vita normale, portano i loro bambini a scuola che siedono fianco a fianco a dei bambini italiani. L’essere “diversi” da noi non li rende pericolosi e vorrei ricordare che in altre zone della città, spiacevoli episodi di malavita, si sono verificati a causa di malviventi italiani.

Speriamo che la nuova amministrazione(che già si sta muovendo con caparbietà all’interno del quartiere),continui nella sua volontà di dare un nuovo volto al quartiere,e non faccia come tutte le precedenti amministrazioni che si sono dimenticate di questo bellissimo seppur maledetto quartiere,che non verrà mai dimenticato da tutti noi che lo viviamo e lo abitiamo,e lo difenderemo dalle malelingue.
Perché il quartiere Provvidenza ha una storia,e siamo noi a portarla avanti, per il bene nostro e della città di Caltanissetta
Complimenti, sono sinceramente senza parole. Sono anni che trascino tra i miei mille pensieri quello dell’importanza dei rapporti sociali, la semplicità, il calore umano, la famiglia. Elementi ormai fondamentalmente persi nella nostra società a causa, a mio avviso, del troppo progresso, si perché neanche a dirlo, ma come sempre, il troppo storpia. Sono felice che tu(scusa se ti do del tu ma è come se ti conoscessi da sempre) abbia aperto un capitolo importante della storia della nostra vita, della nostra città, del nostro quotidiano che va tenuto ben stretto con tutte le nostre forze e va portato avanti nel bene e per l’interesse dell’intera collettività. Ciò che è stato ieri DEVE, DEVE, essere da esempio e motivo di orgoglio e crescita delle nuove generazioni. C’è ne fossero quartieri e realtà come quelli che tu hai esaustivamente descritto……. Complimenti, complimenti sinceri e di cuore. Ti auguro ogni bene. Volevo infine aggiungere che per ciò che riguarda gli extracomunitari così come per gli Italiani, non sono tutti uguali e che non possiamo fare dell’erba un fascio. L’unica cosa veramente importante è trasmettere loro che integrazione vuol dire rispetto delle regole,keggi,usi e costumi. Altrimenti è giusto che tornino a casa loro. Noi Italiani, di contro, non è poi siamo così civili per come vorremmo far credere….. Grazie, grazie per ciò che hai scritto. Buona vita