Di Giulio Scarantino

Nelle ultime settimane i comunicati della “ProLoco” di Caltanissetta e del Presidente D’Antona sono stati protagonisti del dibattito nell’ambito culturale di Caltanissetta. Per primo si vuole far riferimento ad una piacevole novità: “Sarà Luca Miccichè a curare il settore giovanile della Pro Loco ed a ricoprire la carica di Vice Presidente.” Classe 92  e “Componente del Direttivo della Pro Loco già da due anni ha saputo guadagnarsi la fiducia di tutto il comitato direttivo ed è punto di riferimento e speranza per il futuro di tutti i soci della Pro Loco“. Un segnale senza dubbio positivo che il Presidente D’Antona auspica possa determinare “un avvicinamento dei giovani alla Pro Loco e nuove idee per la città“.

Intanto le novità sono già state annunciate con una programmazione che vede già diversi eventi organizzati:” Avrà luogo dal 5 luglio al 6 settembre la Quarta Edizione dei Dialoghi D’Alchimia, centrata quest’anno sulla riscoperta degli abitati rurali e
masserie del territorio della Sicilia centrale. La manifestazione,organizzata dall’omonima Associazione con la partecipazione del Comune di Caltanissetta, della Pro Loco, della Dante Aligheri e del Parco letterario
Pier Maria Rosso di San Secondo, prevede otto appuntamenti ed il coinvolgimento di diversi soggetti (Amedeo Giammusso, Silvia Turco, Stefania Mancini Alaimo, Giuseppe Giugno, Liborio Torregrossa, Marina Castiglione, Rosanna
Zaffuto, Giuseppe Saggio, Vincenzo Giovino, Rosetta Cartella, Salvatore Farina,Giovanna Andolina, Pier Luigi Josè Mannella, Mario Cassetti, Teresa Campisi),associazioni (Slow Food Caltanissetta, Duciezio, Amoris Laetitia, Società Nissena di
Storia Patria, Fotonauti, Accademia Italiana della Cucina, Vespa Club Caltanissetta,
Associazione Culturale La Compagnia del Tempo Relativo di Canicattì, Pro Loco
Marianopoli), e della scuola professionale del mestieri Euroform nell’animazione culturale di ciascuno degli eventi in calendario.
Il primo appuntamento sarà il 5 luglio con la visita al borgo di Canicassè, cui faranno seguito le visite alla masseria dei Moncada a Mimiani (19 luglio) eal borgo Petilia (5 settembre) e diverse conferenze e presentazioni di libri,
tra Caltanissetta e Canicattì, sull’architettura e aspetti etno-antropologici della cultura siciliana.”

Quanto annunciato però è avvenuto non senza aver prima tolto qualche “sassolino nella scarpa”  in riferimento all’esperienza degli ultimi anni con la vecchia giunta:

La ProLoco di Caltanissetta (che, come tutte le ProLoco, è tenuta ad rendicontazione ufficiale approvata dalla Regione), negli anni ha costituito uno strumento di stimolo, custodia, cooperazione fattiva anche in virtù di una convenzione con il Comune  riguardante la fruibilità settimanale di Palazzo Moncada e l’organizzazione di momenti salienti come la Pasqua, il Natale, l’Estate. La presenza costante e appassionata all’interno della Galleria civica d’arte di Palazzo Moncada consente, oltre alle presenze giornaliere di chi giunge in città e visita le collezioni, anche un controllo sui beni e le strutture, di cui viene fornita immantinente l’eventuale condizione di cattivo stato o di pericolo.

A onor del vero, non sempre alle sollecitazioni documentate e preoccupate hanno fatto seguito degli interventi risolutivi e, negli ultimi anni, spesso sono finanche mancate le risposte. Per essere ancor più espliciti, negli ultimi anni nessuno strumento è stato fornito per condurre ordinariamente le collaborazioni usuali, come se all’improvviso e non si sa per quali motivi, la ProLoco fosse diventata una sorta di antagonista da ignorare o dileggiare pubblicamente attraverso mezzi poco istituzionali. Addirittura, mancando ogni tipo di programmazione circa la manutenzione, gli investimenti e la visione della funzione del Palazzo più prestigioso della città, la ProLoco si è fatta parte responsabile, insieme ad un’altra associazione, della presentazione di un progetto votato in occasione del Bilancio partecipativo, per allestire una sala dedicata alla famiglia Moncada e alle vicende dello stesso Palazzo. La “preoccupazione” è stata tale che l’Amministrazione uscente non ha neanche provveduto all’impegno di spesa…

Non stiamo a dire della nostra presenza sollecita e crediamo qualitativamente apprezzabile all’EXPO di Milano e al FICO di Bologna, né del ruolo svolto nel creare un ponte di ulteriore collaborazione con il Liceo Musicale Bellini che quest’anno è entrato a pieno titolo nella programmazione teatrale del teatro Margherita, né del concorso Taste & win che annualmente conduce in città molti visitatori. Eppure di più si sarebbe potuto fare, se ci fosse stato un rapporto sereno e costruttivo con l’Ente locale, così come si è instaurato – di contro – con tante altre associazioni cittadine, nello spirito unitario che ci contraddistingue.

Addirittura nei giorni passati ci è dispiaciuto vedere che l’assessore uscente abbia contribuito a screditare attraverso incomprensibili “like” sui social una manifestazione da lui stesso inaugurata e chiusa, ossia quella dedicata alle somiglianze tra le processioni pasquali nissene e spagnole, promossa e organizzata dalla Fondazione Federico II – in collaborazione con RECESSAP, ma anche con l’Assessorato alla cultura del Comune di Caltanissetta, con il Museo Diocesano di Caltanissetta, l’associazione ProLoco, il Dipartimento di culture e società dell’Università di Palermo, il Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro. Meglio si sarebbe potuto fare, forse, ma quando non si trovano insieme le modalità, le responsabilità non sono certo di chi si mette a disposizione per collaborare.” 

Non sono però mancate anche proposte per il futuro del Presidente D’Antona sulla gestione del Palazzo Moncada:

Un rilancio del Palazzo che è stato definito “la metafora di una città incompiuta” è, a nostro avviso, indispensabile. È indispensabile tenerne puliti e dignitosi gli accessi (cosa di cui l’amministrazione uscente non si è mai fatta carico in modo risolutivo); avviarne il restauro complessivo; ripensarne le funzioni generali; inserirlo all’interno di una rete di città moncadiane; avviare studi di ricerca che ne riguardino i decori, anche con la collaborazione della Soprintendenza ai BB.CC. la cui recente guida assegnata alla dottoressa Daniela Vullo ci fa ben sperare. È indispensabile garantirne gestione ordinaria e direzione scientifica. Ma ci piace pensare che l’attuale amministrazione voglia vedere in una programmazione culturale sprovincializzante il vero destino di questa meraviglia architettonica, per esempio a partire da una estemporanea di scultura che preveda l’arredo della corte esterna, così come era stata pensata in un progetto di cui non conosciamo gli esiti del 2016. Noi, come sempre, restiamo a servizio della buona politica e di tutta la cittadinanza e non ci facciamo influenzare da chi cerca di screditarci solo per scopi poco nobili che nascondono frustrazione ed interessi personali.

Insomma il dibattito in ambito culturale a Caltanissetta è sicuramente “acceso ” e se da ciò che si intuisce la risposta del Presidente è stata spinta anche da un articolo in chiave critica presente in questo blog, vi consigliamo di seguire su questo sito gli eventuali sviluppi.