Di Giorgia Moscarelli

Il 28 giugno si celebra il cinquantesimo anniversario dei Moti di Stonewall, legati all’episodio newyorkese che ha visto scontrare un gruppo di omosessuali con la polizia locale, che irruppe nel bar gay “Stonewall Inn”, proprio in quella data. È stato il movimento LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) a riconoscere tale ricorrenza, oggi celebrata in tutto il mondo, attraverso una manifestazione che, sullo sfondo dei colori dell’arcobaleno, celebra l’amore e rivendica la dignità della persona, a prescindere dal proprio orientamento sessuale, da un’apparenza che non pregiudica la sostanza dell’individuo. E a partecipare sono persone di tutte le età, omosessuali ed etero, intere famiglie con bambini che si preparano ad un mondo vario e colorato, senza alcun turbamento. Continuano a coesistere, tuttavia, manifestazioni che criticano atteggiamenti tanto estrosi e realtà che ci si ostina a contrastare.

 

Caltanissetta sembra voler prendere una posizione. Nei prossimi giorni, Palermo e Catania ospiteranno l’evento Pride, ed alcuni ragazzi della nostra città si stanno adoperando per organizzare un gruppo di nisseni che presenzi ad uno dei suddetti eventi, con un cartellone che riporti il nome di Caltanissetta. Ad accendere la miccia sono Danilo Mocera e Denis Ippolito, una miccia che aveva fatto le sue prime scintille già due anni fa, con la prima unione civile a Caltanissetta tra Giuseppe Scicolone e Danilo, e l’istituzione del primo registro voluto da quest’ultimo.

“Esperando El Pride” è l’evento che avrà luogo questo sabato, presso il locale “El Chupito” della Strata ‘a Foglia, organizzato da Danilo e Denis, col proposito comune di contrastare le malelingue e di sensibilizzare sulla tematica del mese. È un percorso che va affrontato passo dopo passo, anche attraverso la promozione di eventi come questo che, tuttavia, non devono ridursi ad una circostanza ludica, ma devono concretizzare l’obiettivo di un incontro “gay friendly”, in cui la presenza e l’appoggio degli etero sono ancora più importanti di quelli dei gay: “nessuno promuove il ghetto; è importante che tutti si battano per un diritto” sottolinea Danilo. È il primo di una serie di eventi che si vuole organizzare, col sogno di importare, un giorno, l’evento Pride direttamente nella nostra città. “Abbiamo organizzato l’evento con la stessa tranquillità che vogliamo trasmettere. Nessuno stress; soltanto il desiderio di partecipare attivamente ad una causa in cui crediamo, ognuno con le proprie risorse” sostiene Denis, proprietario del locale che ospiterà l’evento. Come ricorda Danilo, “l’ARCI o l’AGEDO (che riunisce ed appoggia i genitori degli omosessuali) nascono a Palermo, che in passato fu scelta a livello nazionale per la seconda edizione del Pride. Il Sud mostra, dunque, una sensibilità ed un atteggiamento determinanti per la difesa di questa causa”. È tempo che Caltanissetta si schieri, al di là dell’introito economico, oltre che spirituale, che deriverebbe da un’apertura della città, sia fisica che morale.