Di Danilo Napoli
A 96 anni se ne è andato uno dei maggiori registi italiani del Novecento, prolifico dagl’anni 50 prima al teatro e poi al cinema. Franco Zeffirelli è stato un personaggio poliedrico e indispensabile per il nostro Paese, ha toccato e provato le più sensibili materie che l’uomo maneggia. Ci ha incantato con la sua ricercata estetica, quasi a rendere le sue sequenze cinematografiche dei dipinti in movimento, ci ha deliziato con il suo sensibile modo di raccontare le vicende amorose. Esordisce al cinema con Camping, commedia leggera che vede nel cast un giovane Nino Manfredi, da lì in poi quasi solo produzioni internazionali, indimenticabile il suo Romeo e Giulietta del 1969, La bisbetica domata , altra opera ispirata agli scritti di William Shakespeare così come Amleto e Otello, poi il periodo dei film religiosi Fratello sole e sorella luna e Gesù di Nazareth, film che scrisse per la televisione. Ha ricevuto tantissimi premi e riconoscimenti durante la sua carriera, iniziata a fianco di Luchino Visconti, lavora infatti come suo aiuto regia in “La terra trema” e “Senso”, con Visconti oltre un rapporto professionale lo ha unito un amore travagliato, che li portò a convivere insieme nella maestosa villa romana del Visconti.
Zeffirelli come detto mette in scena opere indimenticabili anche per il teatro, da ricordare l’Amleto con l’irreprensibile Albertazzi e la Lupa di Giovanni Verga con Anna Magnani.
Nel celebrare il ricordo di un grande uomo come Zeffirelli, non si può tralasciare l’impatto socio-culturale che ha avuto per il nostro Paese. E’ stato senatore nei primi governi Berlusconi, lo legava infatti una grande amicizia al Cavaliere. Ha vissuto con forza la sua omosessualità, vedendola più come una spinta creativa e artistica che come un problema. Tifosissimo della Fiorentina, squadra della sua città natìa, Firenze, alla quale dedicò “Per Firenze” docu-film del 1966 che narra la situazione della città durante e subito dopo la drammatica alluvione.
Oggi 15 giugno 2019 dunque se ne va un pezzo di storia del Novecento, un raffinatissimo regista e un uomo di inestimabile cultura. Ci lascia in eredità i suoi film, le sue opere teatrali e la sua eleganza fisica e visiva.
Ciao Franco.
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