Di Antonio Picone

La notizia è di pochi giorni fa quando il sindaco newyorkese ha annunciato tramite un video l’intenzione di candidarsi per le primarie del Partito Democratico. Il vincitore di queste sfiderà, alle presidenziali americane del 2020, il candidato repubblicano che quasi certamente sarà nuovamente Donald Trump. Ad oggi i candidati democratici sono ben 23 e di questi spiccano nei sondaggi i nomi di: Joe Biden, ex vicepresidente degli Stati Uniti durante il secondo mandato di Barak Obama; Bernie Sanders che perse le scorse primarie contro Hilary Clinton; Elisabeth Warren senatrice del Massachusetts sostenitrice della Clinton alle scorse elezioni; Kamala Harris senatrice della California che dopo 24 ore dalla sua candidatura aveva già raccolto 1,5 milioni di dollari (i fondi sono fondamentali per le elezioni americane); Pete Buttigieg politico dell’Indiana che è il primo candidato della storia americana ad essere dichiaratamente omosessuale.

De Blasio nel suo video (https://www.youtube.com/watch?v=GHDhsPyJzvk) dove presenta la sua candidatura, tra le altre cose, afferma che negli USA di denaro ce n’è ma risiede nelle mani sbagliate e che quindi attaccherà i ricchi e le grandi corporazioni in favore degli interessi dei lavoratori e aggiunge che Trump è solo un bullo; infine dice: “D. Trump deve essere fermato! L’ho già fatto e lo rifarò. Mi candido perché è tempo di mettere i lavoratori al primo posto!”
La risposta del presidente Trump non si è fatta attendere, infatti direttamente dall’Air Force One ha risposto nel suo stile dicendo: “Non ci posso credere, il peggior sindaco della storia di New York vuole candidarsi…” e poi rivolgendosi agli elettori “…se volete tasse salate e criminalità, votate per lui!” (https://www.youtube.com/watch?v=IVtxXsH_glY).

Bill de Blasio è diventato sindaco di New York nel 2014 ed è stato rieletto nel 2017. È il quarto italo-americano ad aver ricoperto questa carica dopo Fiorello La Guardia (1934-1945), Vincent Impellitteri (1950-1954) e Rudolph Giuliani (1994-2001). Il major newyorkese è sposato con la poetessa afroamericana Chirlane McCray ed è padre di Chiara e Dante. Per quanto riguarda le sue origini italiane le deve alla madre, Maria, della quale porta il cognome. Infatti i nonni materni erano originari di Sant’Agata de’ Goti in prov. di Benevento e di Grassano in prov. di Matera e nell’estate del 2014, da poco eletto sindaco, si è recato in visita ufficiale in questi due paesi dove ha anche mostrato di conoscere bene la lingua italiana.

Nel 2008 sembrava molto probabile che dopo G. W. Bush si sarebbe candidato Anthony Scalia giudice della corte suprema degli Stati Uniti d’America (i cui genitori erano di origine siciliana – Sommatino CL) ma la sua candidatura alle primarie repubblicane non venne mai presentata. Simile sorte toccò a Mario Cuomo (i cui genitori erano di origini campane Nocera Inferiore e Tramonti SA) governatore dello Stato di New York e figura di spicco del Partito Democratico americano che non arrivò mai a candidarsi alle primarie.

Cosa comporterebbe per l’Italia un presidente italo-americano?
Molto probabilmente nulla di più che sontuose cerimonie ed emozionanti discorsi durante le rispettive visite di Stato. Per il resto, il nostro Bel Paese ricoprirebbe sempre un ruolo secondario di “prezioso e fedele” alleato e, a volte, strategico perché viene comodo bombardare Paesi del Medio Oriente o del nord Africa utilizzando le basi USA e NATO in Italia.