Di Giorgia Moscarelli

Domenica 24 marzo, presso il teatro “Rosso di San Secondo” di Caltanissetta, si è tenuta la settima edizione del Memorial in onore della giornalista nissena Nuccia Grosso, organizzato e condotto dal giornalista Tony Maganuco. Ha avuto luogo, altresì, la finale per il Premio al Giornalismo ed alla Cultura, alla quale hanno partecipato ragazzi con la passione per la scrittura, liceali ed universitari. Ad aggiudicarsi la finale, con quattro articoli scritti, sono stati Stefania Caruso, Valentina D’Asero, Alessandro Rossi e Miriam Sabatino; autori dei due servizi televisivi giunti in finale, invece, i ragazzi di due classi dello scientifico, di cui portavoce furono Simone Giammusso e Simone Lo Monaco per il primo video, e Michele Pane per il secondo.
La serata, realizzata sul tema “Se io fossi sindaco della mia città…”, ha evidenziato una inaspettata vicinanza dei giovani alla politica: tante e, soprattutto giuste, sono state le idee innovative che i ragazzi hanno avanzato ai candidati sindaco, quattro dei quali erano presenti all’evento.

In vista delle elezioni, le prime per molti dei ragazzi protagonisti della serata, questi ultimi si sono sentiti chiamati in causa ed in dovere di pensare per la propria città. Sembrano, così, condividere il messaggio lanciato anni addietro e sempre attuale della nostra Nuccia Grosso, che predicava il bisogno di “un pizzico di entusiasmo, di voglia, di onestà intellettuale per riprendere una città che è stata bella e che potrebbe ancora esserlo”.

Ad aggiudicarsi il primo posto per il miglior servizio televisivo, è stata la squadra di Michele Pane, che ha voluto sottolineare come “la responsabilità di una città non ricada solo sul sindaco, ma sia legata al concetto di cittadinanza ed alla doverosa comunicazione tra vertici e popolo.
La giuria, presieduta dal Direttore del Giornale di Sicilia Giovanni Pepi, ha decretato vincitrice del primo posto Stefania Caruso, con l’articolo scritto “#sefossisindaco”. Studentessa di Giurisprudenza, ha voluto affrontare il tema proposto in chiave ironica, conscia del fatto che “attraverso un pensato sorriso si può fare di più che attraverso seriose promesse sterili. Serve una sinergia costruttiva, a scapito del partitismo che vincola il tanto agognato sviluppo”. Anche lei ha sentito il dovere di partecipare, di pensare, di apportare il suo primo voto elettorale consapevolmente. Anche per lei “le persone pulite devono somministrare pillole di salvezza”.
Lo stesso pensa il giovanissimo Alessandro Rossi, vincitore del secondo posto con l’elaborato “Dignità e sviluppo: due parole, un futuro”. Va interrotto Alessandro, che mostra un entusiasmo ed una preparazione impensata per i suoi sedici anni. Il suo ideale di politica e cultura accosta la parola “legalità” al termine “sviluppo”: i suoi occhi speranzosi e consapevoli intravedono, a Caltanissetta, un potenziale che va semplicemente onorato.

Ad emozionarci, sono stati anche Fabio Messina, gli allievi della scuola Mast 79 di Mariangela Rizza ed i vincitori di alcuni premi conferiti nel corso della serata, meritevoli per le idee ed il prezioso contributo che apportano alla nostra amata città. Ad essere premiati sono stati: l’iniziativa “Balconi fioriti” che l’avvocato Alfonso Gucciardo porta avanti da ben tre anni; l’Associazione “Onde donneinmovimento”, fautrice della battaglia che vuole riequilibrare nel genere la toponomastica di Caltanissetta e del nostro Paese; l’impresa sociale “Un posto tranquillo”, amministrata da Fabio Ruvolo; i volontari di “Canuzzi, compagni di strada”, operativi dal 2013; il “monumento del servizio televisivo e dello spettacolo dal 1976”, Totò Scarantino, che ci ha emozionato con la sua presenza ed il suo sorriso ed al quale rivolgiamo la nostra stima ed i nostri auguri; ed i giocatori della Pro Nissa, unici vincitori del Campionato a Caltanissetta.

A rovesciare il concetto di “protagonismo sedimentato” e la confusione che il vento della rassegnazione soffia da tempo tra le vie nissene, ci ha pensato lo stesso Tony Maganuco, il quale ha temporaneamente indossato la fascia del sindaco e la maschera dell’ironia, per dar sfogo ai pensieri di un cittadino nisseno pensante e per proporre idee tanto semplici quanto fondamentali. “La Sicilia” ricorda Tony “vantava primati in Italia ed in Europa in tantissimi settori, prima che questi passassero al tanto venerato Nord Italia, per un danno complessivo di quasi due miliardi e mezzo. Tutt’oggi, ottantamila ragazzi emigrano ogni anno dal Meridione.
In occasione di questo Memorial, come in tante altre, ci si rende conto dell’enorme perdita che ciò comporta per il nostro territorio: i nostri ragazzi, con un piede a casa e l’altro fuori, spingono le porte per rimanere nella loro terra, porte arrugginite che lasciano trapassare le loro voci come sussurri. Chi è dentro ha difficoltà a sentire; chi è fuori prova quasi pena per loro. Eppure i sentimenti che essi suscitano sono altri: la buona volontà, la preparazione e la purezza sono gli ingredienti che offrono per una ricetta che sembra poter funzionare; ma si sa, le vecchie abitudini sono dure a morire. Così, muore la città, muoiono le speranze e muore la possibilità di una rinascita, operata da chi è dentro insieme a chi è in quel limbo: tra dentro e fuori, tra un presente ed un futuro che non si guardano nemmeno.
Papa Francesco – ricordano i ragazzi del liceo scientifico – recita: “i giovani non sono soltanto il futuro; sono anche il presente”.