Di Antonio Picone

Tra il 26 ed il 28 Febbraio si è svolto a Caltanissetta un’incontro internazionale
nell’ambito del progetto “Solidarity4Heritage” finanziato dall’Unione Europea
tramite l’Europe for citizens – Programme 2014-2020. L’evento tenuto a
Caltanissetta ha visto la partecipazione di circa 50 delegati provenienti da Strumyani
(Bulgaria), Agia (Grecia), Naxxar (Malta) e Novo Mesto (Slovenia).

L’organizzazione dell’intero evento a Caltanissetta è stata affidata all’associazione
no-profit AGERICA (Associazione Gemellaggi e Relazioni Internazionali
Caltanissetta) che dal 2016 opera per la promozione, gestione, diffusione di iniziative
istituzionali, sociali, culturali, economiche e commerciali con altre associazioni e
comunità internazionali.

Sono state tre giornate intese e piene di lavoro che hanno visto la partecipazione
attiva e costante, ai workshop e alle conferenze, del sindaco Giovanni Ruvolo, della
presidente Leyla Montagnino e dell’assessore allo sviluppo economico Giovanni
Guarino. Ad essi si sono aggiunti per specifici interventi inerenti le loro aree settoriali
anche gli assessori Pasquale Tornatore e Carlo Campione.
Lo scopo di questo incontro, e di tutti i precedenti che si sono svolti nelle altre sedi
sopra elencate, è stato quello di fare interagire e confrontare le amministrazioni e i
rappresentati delle comunità di queste città europee sulla tematica inerente il
volontariato, la promozione della cultura e del territorio, al fine di conoscere le
diverse esperienze d’azione, confrontarsi e migliorarsi sulla base di queste e delle
proprie.
Ai delegati che hanno partecipato alle conferenze e ai workshop è stata data anche la
possibilità, durante le pause e specifici spazi pomeridiani, di conoscere il nostro
patrimonio sotto molteplici aspetti: artistico, tradizionale, gastronomico e di
esperienze di volontariato.

A livello artistico, tramite guide in lingua inglese, sono state visitate: la chiesa di
Santa Croce, il teatro Regina Margherita, il palazzo Moncada e la Cattedrale; in
questi ultimi due siti hanno avuto anche la possibilità di visitare la mostra dedicata
alle litografie sulla Divina Commedia di Salvator Dalì, organizzata dall’associazione
Creatives Spaces’, e di assistere, all’interno della cripta, alla suggestiva
rappresentazione dell’ultima cena organizzata dall’assoziazione ‘Atepa’.
Dal punto di vista tradizionale sono state visitate: la Sala della Real Maestranza, la
Sala espositiva delle Vare, il Museo Mineralogico e il Museo Aziendale Averna.
Per quanto riguarda la gastronomia sono state offerte delle degustazioni di prodotti
tipici ed in particolare: il torrone, i cannoli e i rollò nisseni farciti con ricotta nostrana
e il dessert “surfaru” a base di panna di limone ideato dal Maestro pasticcere di fama
nazionale Lillo Defraia.

Infine sulle esperienze di volontariato vi è stata una presentazione ad hoc presso la
Casa del Volontariato e delle Culture, dove a dare testimonianza di alcune esperienze
della nostra città sono stati: l’ assessore Carlo Campione, il Dr Filippo Maritato del
MOVI (Movimento di Volontariato Italiano), l’ass. “I Girasoli onlus” Progetto Sprar
(progetto territoriale nell’ambito del sistema di protezione per richiedenti asilo e
rifugiati), il Dott. Piero Cavaleri dell’ass.‘Òikos, per una comunità solidale’, la
Cooperativa sociale ‘Controluce’, la Dott.ssa Giuditta Costanzo – P.O. Comune di
Caltanissetta, direzione politiche sociali.

Un patrimonio, il nostro, di tutto rispetto che ha lasciato stupefatti i delegati stranieri
e probabilmente anche gli stessi nisseni presenti.
Capita spesso, infatti, che il nostro patrimonio, noi stessi, non lo consideriamo o lo
conosciamo solo superficialmente e questo, talvolta, ci porta a descrivere ‘casa
nostra’ in maniera approssimativa, negativa ed errata.
È vero che Caltanissetta è una delle città e province, a livello economico, più povere
d’Italia, con un tasso disoccupazione giovanile allarmante e una serie di
problematiche inerenti le infrastrutture, la non discontinua distribuzione idrica,
l’inciviltà di alcuni concittadini e tante altre piaghe che l’accomunano a tante città
italiane, non solo del meridione. Ma ciò non deve mortificare e sminuire l’orgoglio
nisseno perché, come ha dimostrato questo evento internazionale, la città di
Caltanissetta ha tanto da offrire sia a livello d’impegno sociale, solidale e filantropico
sia a livello artistico, gastronomico, culturale e tradizionale. Sta alla buona politica
dei nostri rappresentati e, ancor prima, a noi cittadini contribuire allo sviluppo e alla
rivalorizzazione di questo nostro pregiato patrimonio, materiale ed immateriale,
attraverso l’impegno sociale, politico, educativo e solidale.
Questo bisogna farlo sia per i visitatori ma soprattutto per noi stessi.