Di Giulio Scarantino e Federica Dell’Aiera
100 xilografie, 3 regni danteschi e oltre 3.000 visitatori, numerose scolaresche coinvolte e numerosi eventi, in poche parole è il “Viaggio surreale nella Divina Commedia” dell’eclettico Salvador Dalì, la mostra di successo organizzata dall’associazione culturale Creative Spaces e patrocinata dal Comune di Caltanissetta.
Ed è proprio sull’onda del grande successo riscosso che la mostra verrà prorogata fino al 10 marzo.
Eppure i successi, piccoli o grandi che siano, soprattutto nell’ambito della cultura, non fanno tanto rumore .
Al contrario, la cultura diventa “donna di strada ” o “storia da parrucchieri” quando è necessario sottolineare l’insuccesso di qualcuno o sollevare polemiche.
Per questo, chi scrive, vuole far un po’ di rumore e baccano, per dire che quanto realizzato dai ragazzi di Creative Space è un piccolo miracolo.
In altre parole, sono la dimostrazione per antonomasia che con la cultura si possa anche “mangiare”, basta solo sapersi adattare.
Non c’è timore di affermare quindi che è stata una vera fortuna per la città ospitare un lavoro così maestoso di un’artista così importante.
Il calibro dell’opera è così considerevole che già da sé bastava per lodarla, ma sicuramente un plauso va all’organizzazione che ha reso la visita molto interessante, pensando ad un percorso sensoriale che guida il visitatore in un’esperienza davvero ricca di emozione, e che ha pensato di coinvolgere i visitatori attraverso eventi che hanno ancor di più arricchito la visita della mostra. Aperitalk a cura di Luigi Garbato e della Dottoressa Ballacchino, il café letterario dell’Ass. culturale Tra le righe, la danza di Hathor Academy, degustazioni di tè a cura di Occasionalmenté, aperitivi a cura delle realtà del luogo, visite guidate e laboratori per bambini a cura di Laribò.
Insomma una serie di attività collaterali che dimostrano le capacità imprenditoriali degli organizzatori che hanno con piccole dosi educato il gusto dei nisseni nel tentativo di abituare loro alla bellezza di una visita culturale.
Anche se sembra riduttivo lodare l’operato dell’associazione culturale Creative Spaces, la cittadinanza, soprattutto chi amante della cultura e dell’arte, e chi fiero coetaneo, dovrebbe ringraziare l’operato di questi ragazzi. Una mostra evento, come ci piace definirla, ci ha fatto ricordare tutte le belle mostre viste fuori dalla nostra città, non dovendo più invidiare quelle mostre che ci stupiscono non solo per il loro contenuto, ma per gli eventi collaterali e le possibilità di “fare cultura” infinte che tutta l’arte ha insita in sé.
Si può dire quindi che eventi come questo danno un respiro culturale che anima la città, le dona visibilità e la arricchisce, non solo in termini economici. I tremila visitatori e i partecipanti alle attività sono la dimostrazione che il terreno della città è pronto ad accogliere i semi della cultura e raccogliere solo buoni frutti.
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