Di Giulio Scarantino

Uno sconfitto alle politiche Amministrative di Caltanissetta già c’è: i partiti tradizionali.
È notizia di poche ore l’apertura del PD al movimento politico guidato da Messana e il sostegno alla sua candidatura,
si conclude così il quadro dei partiti tradizionali che apparentemente scompaiono.

In un gioco al nascondino bipartisan è toccato questa volta a FI, FDI, UDC e PD: i primi tre con il sostegno al diversamente civico Giarratana e l’ultimo, come ormai prassi, con il sostegno all’alleanza guidata da Salvatore Messana, “l’usato sicuro”.
Non è la prima volta per il PD, campione di alleanze civiche, basti pensare che cinque anni fa era stato fautore del patto per la Città, determinando la vittoria di Giovanni Ruvolo .
Si tratta di una novità invece per il centrodestra, sarà forse perché l’ ennesima candidatura di Sergio Iacona sarebbe stata esageratamente ripetitiva?

A ben vedere, forse, è proprio questo il nodo della questione: i partiti tradizionali non sono più il luogo della politica attiva, diventati ormai Impermeabili alla rigenerazione ed autocritica, crisantemo della novità.
Così, immobili come fossili stanno a guardare: per tornare in vita pochi mesi prima delle elezioni lasciandosi trasportare dal carro vincente che passa.
Succede così che la politica attiva si forma attorno e non in quelli che un tempo erano gli organi deputati alla rappresentanza.
In altre parole, i partiti tradizionali nel territorio sono ormai relegati al ruolo di scommettitori, ma la vera partita è giocata da altri. Forse.