Di Lara Aliffi
Da oggi inizio una saga dei tipi di uomini da evitare, ce ne sono tanti state a guardare:
1) Lo “zauddo catanese”
Lo zauddo catanese è un tipo romantico, uomo d’altri tempi, d’altro stampo. Ti corteggia con la dolcezza e la raffinatezza di un’incudine di 50 kg che ti cade in testa. Si avvicina con passo felpato mentre gli dai le spalle parlando con un’amica e a un certo punto esordisce con un violento e improvviso: <<ma u’ sai cà si bedda>> e in quel momento resti un po’ confusa a fissare le sue labbra che si muovono in slow-motion scandendo ogni singola parola in faccia con fare sornione e con alito da accattone. Mi giro e lo ignoro, ma lo zauddo catanese non è un uomo qualunque, lui possiede virilità, forza d’animo, fascino “terra terra”, ma sopratutto una grandissima perseveranza che lo porta a rompere i coglioni come nessun altro. Così la mia amica ed io decidiamo di dargli corda, perché si sa, è l’unico modo di far smettere chi non demorde e lui, incoraggiato dal nostro finto e beffardo interesse, comincia a sciorinare ogni sorta di complimento e lode nel suo ibrido linguaggio. Ingannevolmente lo fomentiamo, mostrandoci ammaliate dal codesto individuo e lui comincia a pavoneggiarsi con la mia amica così: << se saresti schietta Io ti dicessi ogni giorno che sei bellissima, sei bellissima x 100, si speciale. Mettiti con me che ti faccio felice>>. Lei a dir poco schifata, dissimula con falsi sorrisi mentre dentro, così come me, le scoppia un organo per ogni verbo o parola detta male. Lo zauddo catanese a un certo punto avvista un’altra malcapitata così con grande s-cortesia si allontana, trovando altre vittime da cacciare e poi soggiogare.
2) L’intelligentone
È quello psicopatico che vive in cattività rinchiuso all’interno della gabbia che si crea nella sua mente. L’illustre individuo soffre in solitudine nella sua gabbia così decide di esternare la sua psicopatia alla femmina da lui scelta come alpha per sopperire a suo modo all’avanzamento della specie. Così avvistata la donna si rapporta a lei con modi artificiosi in un degno di nota rituale di accoppiamento simile al pavone che mostra la sua meravigliosa coda. Cade in elucubrazioni filosofiche che coinvolgono solo nella sua mente anche la donna prescelta, illustrandole i massimi sistemi del mondo e teorie di illustre spessore. In questo modo crede di stupire la malcapitata rendendola parte del suo stesso branco. Ella sottecchi ne afferra il senso e rimane ammaliata solo per pochi secondi. La vittima riconosce il suo rituale e fugge disperata. Ma l’intelligentone non si arrende e la insegue, finalmente a piede libero, riempiendola di messaggi e attenzioni a dir poco sopra la media. Pretende che ella debba soddisfare le sue esigenze di maschio alpha quindi la pone di fronte a quesiti ontologici di gran levatura per farle alla fine comprendere quanto sia infelice in realtà colui che le pone.
Rimanete sintonizzati, abbiamo solo iniziato!