Di Carla Sillitti
In un’era in cui si cerca sempre il massimo per se stessi e per i cari, il prefisso “super” davanti qualsiasi parola spinge e convince il consumatore all’acquisto.
Come spesso accade, oggi più che mai nell’ambito della nutrizione, alcuni prodotti, periodicamente, assumono un’enorme popolarità anche se, spesso, ci si basa su scoperte male interpretate e manipolate dalle aziende.
Così, negli ultimi anni, con l’aumentare delle evidenze scientifiche che collegano il cibo alla salute umana, si è iniziato a sentir parlare di “superfood”.
Ma cosa sono questi supercibi?
L’industria alimentare conferisce l’etichetta di superfood ad alimenti ricchi di nutrienti con una presunta capacità di influenzare positivamente la salute. A ben vedere però, se non correttamente contestualizzato, il termine “superfood” si riduce ad una semplice invenzione a scopo di marketing per influenzare le tendenze alimentari.
Sebbene molti alimenti possano avere delle caratteristiche tali da poter essere definiti “super”, non esiste un singolo alimento che detenga la chiave per la buona salute o che possa salvarci, da solo, dalla possibilità di sviluppare malattie; ma, atteso che “superfood” sembra ormai essere un termine inflazionato su tutti i media, vale la pena di capire meglio a cosa ci si riferisce con tale termine.
Per capire cosa spinge a definire un cibo “super”, è bene capire cosa mantiene la nostra salute buona e cosa, come concetto generale, ci permette di prevenire le patologie croniche di cui la nostra società è piena.
Sicuramente spesso si sente parlare di diete detox che promettono (di solito tramite la preparazione di tisane) di liberare il nostro corpo dalle tossine. Sull’argomento potremmo dire che ci sia una base di verità, poiché qualsiasi patologia cronica nasce da abitudini sbagliate che comportano l’insorgenza di un’infiammazione corporea persistente.
In un organismo infiammato, tutte le patologie sono bene accette perché si crea un calo delle difese immunitarie e un vero e proprio caos dell’organizzazione generale definito tecnicamente “distrazione immunologica”.
Ne deriva che la principale caratteristica che permette di inserire un alimento tra i superfood, è proprio la capacità di ridurre l’infiammazione corporea.
È bene ricordare sempre, però, che la buona salute è supportata dal consumo della massima varietà possibile di cibi nutrienti ogni giorno, e non dall’uso di un unico superfood inserito in una dieta non equilibrata.
D’altra parte, provare nuovi sapori e riuscire a combinarli insieme per creare ricette che possano essere sia buone che salutari, potrebbe anche restituirci il piacere di “metterci a dieta”, perché non provare?
State sintonizzati, nel prossimo articolo vi diremo quali sono i “superfood” .
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