Di Carla Sillitti

Troppo spesso la spesa al supermercato viene fatta di corsa, nei ritagli di tempo tra un impegno e l’altro.
Quanto conta per noi dare il giusto peso a ciò che scegliamo?
Quanto tempo impieghiamo a valutare se il cibo che abbiamo buttato nel nostro carrello merita di arrivare sulle nostre tavole e di essere condiviso con la nostra famiglia?
Sempre più frequentemente oggi sentiamo termini come “etichettatura”, ”tracciabilità” e “acquisti consapevoli”, al contrario di altri argomenti, non si tratta di una moda del momento, ma piuttosto di piccole grandi conquiste che in questi anni si stanno sommando e che ci danno la possibilità di avere consapevolezza di ciò che mangiamo.
L’etichetta di un alimento potrebbe essere paragonata alla sua carta d’identità poiché ci fornisce le informazioni essenziali per conoscerne il valore nutrizionale, la provenienza, la data e il luogo di confezionamento ecc…
Va da sé, che saper leggere le etichette in modo corretto rappresenta un atto di responsabilità verso la nostra salute e quella delle persone che mangiano le cose che acquistiamo, perché ci aiuta a seguire un’ alimentazione sana.

Poiché il mantenimento della salute pesa sul nostro Paese per circa 813 milioni di euro/anno, il Ministero della Salute ci ha fornito le TEN GOLDEN RULES che possono aiutarci nella scelta dei prodotti tra i tanti che troviamo negli scaffali dei supermercati:
1. CERCA L’ETICHETTA (e leggila attentamente): Più informazioni avrai, più sarai in grado di fare un paragone tra prodotti simili.
2. NON FIDARTI DELLE IMMAGINI (sono puramente indicative). Le bellissime immagini sulle confezioni hanno il solo scopo di richiamare la tua attenzione e non corrispondono quasi mai all’aspetto reale del prodotto.
3. IN CHE ORDINE SONO ELENCATI GLI INGREDIENTI DI UN PRODOTTO? Gli ingredienti sono indicati in ordine decrescente di quantità; il primo sarà più abbondante del secondo e così via.
4. DATA DI SCADENZA: Consumare un prodotto dopo la sua data di scadenza non è consigliabile poiché potrebbe deperire rapidamente e non essere più sicuro per la salute, tienine conto quando compri un alimento, soprattutto se a scadenza ravvicinata.
5. SAI COS’E’ IL TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE? Quante volte abbiamo confuso la scritta riportata in etichetta come: “da consumarsi preferibilmente entro…” con la data di scadenza del prodotto? Questo è, invece, il termine minimo di conservazione che ci avverte che, oltre questa data, il prodotto potrebbe risentire di una variazione nel sapore e nell’odore (che sono sempre migliori nel prodotto fresco), ma può essere consumato senza rischi per la salute.
6. UNA CONFEZIONE PIU’ GRANDE NON CORRISPONDE SEMPRE A PIU’ PRODOTTO: non lasciamoci ingannare dalle apparenze, è sempre bene ricordarsi di controllare il peso netto e il peso sgocciolato dell’alimento che si vuole acquistare.
7. SE SOFFRI DI ALLERGIE FAI ATTENZIONE: sull’etichetta deve sempre essere riportato oltre all’elenco degli ingredienti, anche l’eventuale presenza di allergeni. Vista l’importanza dell’argomento, essi sono spesso indicati in modo evidente (possono essere sottolineati o messi in grassetto). La lista degli allergeni viene periodicamente aggiornata con l’aumentare delle evidenze scientifiche. In etichetta sono specificati, in modo chiaro, il nome o la denominazione degli allergeni.
8. OCCHIO AI PRODOTTI SURGELATI: NON SONO ETERNI. Capita spesso di comprare dei prodotti surgelati e di dimenticarli nel freezer per diversi mesi. In ogni prodotto però, in etichetta, vengono indicate le temperature e i tempi di conservazione del prodotto, che non sono indicativi, dovrebbero invece essere rispettati poiché il freddo non uccide i batteri, ne rallenta o ne impedisce temporaneamente la crescita.
9. IL PESCE FRESCO O DECONGELATO? Nel caso del pesce comprato in pescheria non avendo l’etichetta, è importante controllare i cartelli esposti perché accanto al pesce fresco si può vendere anche il pesce decongelato. Ricordiamoci che il venditore è tenuto ad esporre le indicazioni obbligatorie, tra cui quelle sulla provenienza.
10. E LA CONFEZIONE? A parità di prezzo anche il tipo di confezione dovrebbe influenzare le nostre scelte d’acquisto. Sarebbe bene preferire alimenti confezionati con materiale riciclato o riciclabile; sulle confezioni troveremo indicato il materiale utilizzato per il confezionamento o l’imballaggio (AL = alluminio, CA = cartone, ACC = acciaio, ecc.). Anche l’ambiente influenza la nostra salute.

Oggi gli acquisti avvengono sempre più spesso sul web, ormai anche il cibo viene venduto online. L’Unione Europea con il Regolamento UE n.1169/2011 ne ha tenuto conto, imponendo gli stessi obblighi di etichettatura, validi per i prodotti alimentari comprati al supermercato, anche per chi vende online. In questo modo prima di ordinare qualsiasi cibo tramite e-commerce è possibile consultare l’etichetta del prodotto e fare, anche da casa, un acquisto consapevole.
Infine, un ultimo accorgimento che si dovrebbe adottare è quello di acquistare in supermercati italiani, poiché anche questo aiuta in tanti modi innanzitutto l’economia, perché tutto resta nel nostro Paese; l’ambiente, perché si evitano importazioni di alimenti da Paesi lontani e questo ha effetto anche sulla nostra salute, sia in modo indiretto (evitando l’inquinamento legato al trasporto), che in modo diretto, poiché i cibi importati sono più carichi di sostanze conservanti e medicinali rispetto a prodotti che non hanno dovuto subire lunghi viaggi.
In conclusione, nonostante i passi in avanti fatti in questo settore, in un mondo ideale dovremmo poter arrivare a rendere l’etichettatura inutile, acquistando i prodotti a Km0 per i quali saremmo noi stessi il secondo anello della filiera poiché l’ acquisto avverrebbe direttamente dal produttore.
Sarà questo il retaggio di un passato nostalgico o la previsione di un prossimo futuro?