Di Antonio Picone
Mi chiamo Antonio Picone, sono nato a Caltanissetta l’11 Marzo 1988, vivo a Sommatino e sei mesi fa ho organizzato la mia prima mostra fotografica intitolata:
“I colori della campagna Nissena – Borgata Santa Rita e dintorni”.
Era il 24 Maggio 2018 e proprio nella Borgata Santa Rita, sita nella provincia e nel territorio comunale di Caltanissetta, ho svolto per 2 giorni questa mia mostra fotografica, allestendola all’interno del Micro-museo del Grano e del Pane.
Successivamente, ad Agosto, ho avuto il piacere di allestire la mostra presso il mio paese, Sommatino, nella sede di palazzo Trabia; a Settembre, invece, a Caltanissetta al ‘Centro espositivo d’arte contemporanea – Salita Matteotti’.
In pochi mesi son passato dalla borgata, al comune fino al capoluogo di provincia.
Ma non è finita lì, perché a fine Ottobre mi sono spinto oltre i confini nazionali, avendo avuto difatti la possibilità di organizzare la mia mostra a Malta, nel comune di Naxxar, grazie all’amministrazione comunale nissena che mi ha coinvolto in un progetto finanziato dalla commissione europea: “Europe for citizen – Solidarity4heritage”.
Infine altre tre date sono state già programmate, infatti porterò la mia mostra a Mussomeli (Palazzo Salgari), San Cataldo (C.so V. Emanuele – Società C.Battisti) e Caltanissetta (Palazzo Moncada) rispettivamente nelle date di 25, 26 e 27 Novembre.
Un bilancio assolutamente positivo che è andato oltre le mie aspettative ma che ha coinciso, in buona parte, con le mie speranze.
La mostra è composta da una raccolta di fotografie paesaggistiche che ritraggono le medesime vedute di contrade e scorci della campagna nissena, e più in generale del centro Sicilia, fotografate in diverse stagioni.
Per tale motivo per realizzare questa mostra è stato necessario un intero anno, il 2017.
Ben 100 fotografie di cui 48 fotografie (suddivise in serie di 4) ritraggono le stagioni, 12 fotografie (compongono una serie completa dei 12 mesi), mentre le altre fotografie riguardano borghi di campagna, antiche masserie, case coloniche e colline o vallate variopinte della provincia di Caltanissetta.
L’intento della mostra è stato quello di indurre i visitatori a porre maggiore attenzione alla straordinarietà dell’ entroterra siciliano che di stagione in stagione, e talvolta di mese in mese, muta ciclicamente e radicalmente. Territorio del quale, spesso, non si nota né si apprezza l’indiscutibile ed originalissima bellezza.
Inoltre vi è anche l’obiettivo di far conoscere il mio territorio all’estero quanto più possibile; territorio, poco conosciuto e depresso, ma che pian piano tramite il turismo rurale ed esperienziale, la riscoperta di prodotti genuini a Km 0 e delle antiche tradizioni sta avendo un, seppur cauto, rilancio.
E pensare che tutto è iniziato quando a fine 2016, terminati gli esami di Giurisprudenza all’Università di Pisa e svolto la ricerca tesi per quattro mesi all’Università di Stoccolma, sono tornato a vivere nel mio comune di residenza dove ho iniziato la lunga stesura della tesi di laurea ed è proprio nei momenti di pausa e svago che, continuando a coltivare le mie passioni sia per la fotografia che per il paesaggio rurale dell’entroterra siciliano, ho cominciato a raccogliere degli scatti paesaggistici del nisseno.
Devo dire che, dopo anni di studio fuori sede, avevo dimenticato di come cambia il paesaggio del mio territorio con l’alternarsi delle stagioni, di come tutta quella vegetazione e tutte quelle colture contribuiscono a questa mutevolezza del paesaggio che, più che altro, lo ricordavo: secco ed incenerito in estate, brullo e brinoso nel periodo natalizio (periodi vacanzieri in cui ero solito tornare da Pisa).
Poi per l’epifania del 2017 nevicò, cosa piuttosto insolita dalle mie parti, e mi venne l’idea, tra uno scatto e l’altro, di riproporre le medesime foto senza la neve e poi paragonarle e, successivamente, pensai di riproporle in tutte le stagioni.
Il risultato è stato appunto la mia mostra che non è una comune mostra con statiche fotografie paesaggistiche perché le foto venendo riproposte di stagione in stagione acquistano dinamicità che all’inizio sorprende l’osservatore, in seguito però, si ravvede e sa che tutta questa mutevolezza di paesaggio si presenta davanti ai suoi occhi giornalmente, appunto di stagione in stagione.
Confrontandomi con i visitatori posso affermare che indubbiamente è stato questo il punto forte della mostra!
Dulcis in fundo questa mostra mi ha dato la possibilità di conoscere meglio il mio territorio.
Infatti tutte le volte che andavo a fare le foto, oltre alla macchina fotografica, portavo con me mappe topografiche dettagliate, che ho imparato a consultare e che mi hanno permesso di conoscere nomi e collocazione di piccoli borghi di campagna, case coloniche, masserie e contrade dei territori comunali di Caltanissetta, Sommatino, Mazzarino, San Cataldo, Delia e Riesi.
Una mostra che di sicuro ha contribuito ad arricchire il mio bagaglio culturale e che ha contribuito nel suo piccolo a dare lustro al luogo dove sono nato e cresciuto, luogo che è e sarà sempre: casa mia.
Commenti recenti