di Danilo Napoli
Umberto Ruvolo, 31 anni, è un giovane fotografo nisseno che ha deciso di rimanere qui a Caltanissetta per costruire il suo futuro. Diplomato presso l’istituto “Luigi Russo” di Caltanissetta. Dal 2011 è un fotografo professionista ed esercita il suo lavoro in tutta la regione e non solo. Si è formato come fotografo attraverso tanti corsi di formazione, ha frequentato il Centro Sperimentale televisivo di Roma, che gli ha dato la qualifica come operatore televisivo. Ha partecipato a diversi workshop con grandi autori della fotografia contemporanea, come Franco Fontana. Da sempre uno dei maggiori narratori visivi della nostra settimana santa.
Gli abbiamo posto qualche domanda:
Parlaci un po’ dei tuoi inizi, quando hai iniziato con la fotografia?
Il mio approccio alla fotografia è stato casuale. Sin da piccolo ho avuto uno sguardo abbastanza creativo, interpretavo già a mio modo ciò che osservavo. La prima esperienza con la fotografia però è nata quando ero già più grande. Partecipai, quasi per scherzo, a un concorso fotografico sui social e da lì quel mezzo comunicativo mi ha conquistato. Mi è sempre piaciuta l’idea di poter esprimere il mio punto di vista attraverso questa forma d’arte.
- Come vive oggi un giovane professionista in una città di provincia come CL? Qual è la tua testimonianza a riguardo?
Sono stato sempre innamorato della mia città, al di là degli affetti che ho qui, Caltanissetta è una città che a me piace. Col passare del tempo però, avendo studiato fuori ed essendo entrato in contatto con ragazzi di tutta Italia, ho notato come la nostra città ha dei limiti, che conosciamo tutti. Il mio rapporto con la città è un po’ controverso perché l’amore per essa, a volte si trasforma in odio. È come se il sentimento vissuto all’estremo porti al suo contrario. Cerco di apprezzare giorno dopo giorno ciò che di bello la terra nissena mi offre, così come provo ad affrontarne tutte le problematiche a essa connesse. Qui io ho una mia identità ben definita, cosa che forse non sarebbe successa in una grande città, forse lì sarei stato uno dei tanti. Qui a Caltanissetta io mi sento libero di essere me stesso, sono io anche grazie al contesto in cui sono cresciuto e vivo
- L’esperienza più bella legata alla tua professione?
Anche se sono ancora giovane ho molte esperienze professionali che mi hanno riempito di orgoglio. Spesso però mi è capitato di avere più soddisfazione quando fotografo per una necessità mia. Ovviamente è sempre bello consegnare dei lavori ben fatti ai clienti o committenti, però non sarà mai lo stesso. Quando fotografi per te, per trasportare la tua visione in uno scatto, è sicuramente più gratificante. Ultimamente poi ho avuto la possibilità di collaborare con artisti di un certo calibro. Ho lavorato al concerto di Elisa alla Valle dei Templi, è stato bello poter portare il mio modo di raccontare per immagini, in un occasione così unica. Oltre a quello lo stesso ho fatto per il concerto di Irama, Jimmi Sax e poi le esperienze a Cannes e Venezia in occasione dei festival del Cinema.
- Si sta avvicinando la settimana santa, da nisseno che rapporti senti di avere con questa festa?
Vivo molto intensamente a livello emotivo la nostra settimana santa, per me è un carattere della nostra città. In quella settimana cerco sempre di assaporare ogni istante, non vorrei mai perdermi un momento o un gesto. Mi piace, la vivo con tanta devozione e con la mia macchina fotografica sempre dietro ovviamente.
- Parlaci dei tuoi scatti dedicati alla festa e della mostra che farai alla biblioteca Scarabelli
Mi piace raccontare la settimana santa più che altro focalizzandomi su ciò che orbita attorno ai momenti topici. Mi emoziona cogliere le espressioni delle persone, immortalare i passanti in un loro momento di raccoglimento o di sorpresa. Ad esempio l’anno scorso ho avuto la possibilità di fotografare il momento della vestizione dei fogliamari, un momento solitamente intimo, lontano dagli occhi del popolo. È stata un’ esperienza bellissima, perché sono riuscito a cogliere, nel privato, la devozione che mettono per la celebrazione del Cristo Nero.
La mostra fotografica che mi vede protagonista si terrà alla biblioteca Scarabelli giorno 5 – 6 e 8 Aprile. Il tema è ovviamente la nostra settimana santa. Come dicevo prima vi saranno più che altro foto di ciò che accade intorno la festa. Spero possa venire molta gente, anche perché si trova lungo il percorso compiuto dalle nostre processioni.
Ecco alcuni scatti della Settimana Santa del fotografo Umberto Ruvolo:
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