di Armando Turturici

L’ultimo concorso per il Comune di Caltanissetta ha avuto degli intoppi che hanno rallentato di parecchio l’assunzione di nuovo personale, fondamentale per rimettere in moto la macchina amministrativa, di per sé in difficoltà a causa della mancanza di personale.
Per bandire i concorsi, inoltre, occorrono risorse economiche notevoli, non sempre disponibili. L’ultimo concorso ha comportato un impegno di spesa di circa 140 mila euro come costi diretti, a cui si aggiungono quelli indiretti, legati agli oneri stipendiali delle figure interne al comune che sono state impiegate in quest’attività, sottraendo tempo alle ordinarie mansioni lavorative per le quali sono retribuiti. Il tutto per assumere poche unità.
Detto ciò, visto e considerato che a breve bisognerà bandire nuovi concorsi a causa dei pensionamenti, perché non sottoscrivere un accordo con ASMEL e attingere dai loro elenchi di idonei per le future assunzioni? Ci sarebbe un notevolissimo risparmio in termini di tempo e denaro.
ASMEL è l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali, costituita interamente da soggetti pubblici secondo la logica dell’associazionismo di servizio, che favorisce i processi di modernizzazione, promuovendo la valorizzazione a livello politico e istituzionale degli Enti territoriali. Per aderire ad ASMEL è necessario che l’organo amministrativo approvi lo Statuto e deliberi l’adesione all’Associazione. L’iscrizione al Libro Soci avviene a seguito del versamento degli importi destinati al Fondo patrimoniale e alla quota associativa annuale. L’adesione ad ASMEL comporta il versamento al Fondo Patrimoniale dell’Associazione di euro 5,00 per ogni mille abitanti. La quota associativa annua è di euro 0,25 per abitante. Caltanissetta dovrebbe dunque pagare 300 euro una tantum e 15.000 annui. Se pensiamo che un solo concorso ha comportato circa 140.000 euro di spesa per reclutare poche unità, non senza problemi e perdendo tanto tempo, credo sia più che conveniente stipulare un accordo con ASMEL.
I comuni siciliani aderenti sono già 295, di cui 3 della provincia del nisseno (Gela, Niscemi e Santa Caterina).
Caltanissetta non può restare indietro.