foto copertina di Alberto Antonio Foresta

Articolo di Giulio Scarantino

La Divina Commedia messa in scena da Aldo Rapè rappresenta l’ascesa dell’anima culturale della città di Caltanissetta dall’inferno dell’indifferenza, passando per il purgatorio della diffidenza, fino al paradiso dell’applauso lungo e intenso del pubblico pagante.
Le lacrime di Rapè per la corale partecipazione di più di 50 artisti e artiste, sono la stessa commozione di chi crede nell’arte e nella cultura come strumento di riscatto. Perché con la cultura non soltanto si mangia e si beve ma anche ci si emoziona e, dunque, si vive.
E così l’urlo finale dietro il sipario chiuso è la liberazione del sacrificio e la passione di una città che non muore.

Lo spettacolo al Teatro Rosso di San Secondo, che è andato in scena ieri, ha raccolto 600 spettatori, riempiendo ogni posto a sedere degli spalti e delle tribune. In altre parole, ha fatto sold out.
Per la realizzazione si sono unite tre anime culturali della città: il laboratorio teatrale Canper di Aldo Rapè, la scuola di canto MAST 79 di Mariangela Rizza e la scuola di danza Fly Dance di Alba Bifarella che, con un lavoro durato due anni, hanno reso fruibile ai più il messaggio della Divina Commedia.
Tra musica classica, brani attuali e canti celestiali, con la firma ultima di Aldo Rapè, nell’ingresso sublime e struggente di un uomo e una donna con in braccio una bambina: l’ennesima anima volata via dal profondo del Mare Mediterraneo.

Preziosissime le collaborazioni con Gianluca Mancuso (nella figura di Dante), Raffaella Isernia (Beatrice) e un magistrale Carlo Greca ( nei panni di Virgilio e San Pietro).


L’ invito finale e profondo ad amare l’umanità, dunque l’arte che è la sua più intima espressione, come Dante per la sua Beatrice.
In tutte le sue forme: con stupore, magia, curiosità e illusione; che è poi ” l’amor che tutto move”, “che move il sole e l’altre stelle”.

Lo spettacolo “Divina Commedia” è stato inserito nella Stagione Teatrale “Scrusciu” del CineTeatro Grivi di Enna e andrà in scena lunedì 12 dicembre alle ore 21.00.