di Giulio Scarantino
La “Divina Provvidenza” è una raccolta fotografica di 30 scatti che raccontano il quartiere Provvidenza dell’ultimo decennio, visto dagli occhi del fotografo e abitante nisseno Ettore Maria Garozzo, e visitabile nella “Piazzetta fuori dagli schemi” per il Provide for Providence – Festival New European Bauhaus.
Cosa c’è in questa mostra? Risponde così il fotografo:
” C’è la Provvidenza fatta di cose, case e di persone. Queste sono per me la divinità del quartiere, ossia la parte viva con le diversità e contraddizioni che la contraddistinguono. Nel quartiere Provvidenza il bello e il brutto vivono insieme, gli anziani convivono con i bambini, ci sono le case finite e le case crollanti, così come la sporcizia e il cantiere delle case che si stanno recuperando.
Tutto questo è messo insieme con molta umiltà in trenta scatti. Si tratta ovviamente di una visione parziale di quella che è la più grande questione del quartiere Provvidenza ma è anche un auspicio perché quest’ultimo possa tornare ad essere cuore pulsante della città “.
E invero, negli scatti del fotografo visitabili all’interno dei nuovi locali del quartiere Provvidenza, si può immediatamente percepire il patrimonio di contraddizioni che governano le vie del centro storico. Per quanto a fare da padrone è il senso di amarezza nel vedere quei vicoli echeggianti le storie dei nostri padri e nonni così abbondanti, le contraddizioni evidenziate dall’ artista mostrano quella linfa che mantiene in vita i luoghi. Il quartiere Provvidenza, tra tradizioni che sono rimaste e quelle che i nuovi abitanti hanno portato con sé, spezzano l’andamento di una città sempre più desertificata da storie e persone.
Torna quindi il concetto sottolineato dal fotografo: le persone. Accorgersi che se un flusso inarrestabile di persone è andato via, c’è anche un andamento contrario pieno di diversità, di contraddizioni, di colori – insomma di vita- che sta ripopolando le nostre strade. È da queste che la città può e deve rinascere.
Di seguito il programma del festival “Provide for Providence:
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