di Giulio Scarantino
“Ci vediamo da Mario, prima o poi…” non è soltanto il motivo della famosa canzone “Certe notti”, ma il ritornello delle serate di una generazione che negli anni 2000 si è riversata tra i vicoli del centro storico in un luogo diventato punto di riferimento della vita notturna di Caltanissetta.
Ebbene quel luogo lì, riconoscibile a tutti dalle prime righe di questo testo, è diventato oggi un simbolo della rigenerazione del centro storico, con un messaggio forte e inequivocabile: la rinascita del cuore della città passa anche dall’impegno personale di ognuno, dalla scelta di investire per un’abitazione privata di lusso tra gli anfratti dei vicoli storici. Ad assolvere questo compito su proposta di un visionario committente sono due giovani architetti nisseni: Agnese Monelli e Giuseppe Paruzzo, che insieme hanno fondato lo studio di architettura e di interior design “Spazio Urbano”.
La missione è prima di tutto il messaggio, il valore evocativo e divulgativo dell’intervento. In altri termini, dimostrare il valore intrinseco che gli immobili del centro storico riservano e come questi possano essere esaltati per rendere unica e irripetibile la propria abitazione. La bellezza della pietra, degli archi, delle forme sinusoidi e accoglienti, della corte sull’esterno, degli alti soffitti, tutte peculiarità che soltanto palazzi del centro storico possono offrire.
Tutto questo è chiaro a prima vista, il valore evocativo di un immobile che da commerciale è stato trasformato in residenziale pur mantenendo tutti gli elementi storici del luogo, un esempio ne è lastra di vetro a tutta altezza che separa il soggiorno dalla sala SPA, lasciando la traccia di ciò che è stato.
Così come il valore divulgativo è d’impatto nell’esaltazione della pietra della muratura portante, che resta la protagonista dell’intero progetto e fulcro delle scelte progettuali di Spazio Urbano, valorizzata in pieno da un processo di pulitura e dall’inserimento di fasci di luce che ne risaltino l’intensità.
L’intervento quindi evidenzia la straordinarietà del palazzo che nelle sue caratteristiche interiori esalta la bellezza nel tempo, attraverso la commistione di antico e moderno che trovano sintonia nell’estetica. In altre parole nella possibilità che dalla traccia e dalla storia di ciò che è stato possa disegnarsi il futuro di ciò che sarà: il destino di un centro storico alla ricerca della bellezza.
Commenti recenti