di Mario Niccolò Mattina
Qualche giorno fa ho raggiunto telematicamente una coppia di giovani sposi nisseni che da qualche anno risiedono in Veneto, a Padova. Michele e Laura (nomi di fantasia ndr.) hanno vissuto in diverse città per completare il loro percorso formativo professionale: da Catania e Palermo sino a Firenze e Siena, per giungere, infine, al capoluogo veneto.
Se Caltanissetta avesse avuto il corso di studi universitario di vostro interesse, sareste rimasti o comunque avreste sentito la necessità di andare altrove?
Michele non ha dubbi che l’esperienza fuori dalla Sicilia sarebbe stata comunque una scelta che avrebbe fatto, a prescindere dalla presenza o meno del percorso di studi d’interesse, poiché ritenuta formativa sia a livello personale che professionale. La risposta di Laura sembra discostarsi un poco:
Probabilmente sarei rimasta a Caltanissetta, anche se in realtà avevo ben chiaro che per proseguire gli studi sarei dovuta andare fuori da Caltanissetta. Tuttavia, non avrei mai pensato di andare a Firenze se non fossi stata incoraggiata dalla compagnia di una mia amica che aveva scelto lo stesso mio ambito professionale.
Parlando di Padova, Michele, che cosa ti ha affascinato maggiormente?
Michele:
L’impatto con la città è stato positivo in quanto ritengo che sia una città amichevole. Penso che questo sia dovuto anche alla presenza di giovani ragazze e ragazzi universitari che rendono il contesto civile più affascinante per la ricca diversità. Anche perché con gli universitari, e in generale con l’università, si generano numerosi eventi culturali, aperti al pubblico, molto interessanti e che è un piacere frequentare. Mi sembra che Caltanissetta sotto questo punto di vista non abbia iniziative.
Laura:
Però non è solo una questione di universitari e università. Per quello che ho potuto vedere sia a Firenze che a Padova, in queste città si organizzano numerosi eventi promossi sia dal comune che da diverse associazioni. Forse sarò poco informata su questo, ma non mi sembra che Caltanissetta sia una città molto attiva sotto questo punto di vista.
Per quanto riguarda la città?
Michele:
Quello che mi ha colpito di più sono stati i numerosi luoghi di incontro e aggregazione come le piazze e i portici, in cui si può piacevolmente trascorrere il tempo in un ambiente abbastanza pulito ed esteticamente bello. Siena e Padova ti permettono, inoltre, di vivere la città a piedi, questo nonostante Siena sia piena di salite. A Caltanissetta, invece, sembriamo dei folli a voler, ad esempio, fare una passeggiata dopo cena. Che poi, per passeggiare dove?!
Perché?
Ci abbiamo provato. Siamo andati in corso Vittorio Emanuele, che è pure aperto al traffico, proseguendo per corso Umberto, continuando per via Maddalena Calafato, e la passeggiata finisce lì. Sotto questo punto di vista Caltanissetta è carente: non ha diversi luoghi in cui poter camminare o sostare piacevolmente all’aperto magari presso qualche bar.
Pensi che manchi solo questo?
Michele:
No. In generale vedo come, in confronto con Siena o Padova, a Caltanissetta manchino non solo luoghi per passeggiare ma anche luoghi di incontro e per praticare sport. Quelli che sono presenti in città mi sembra che siano trascurati e non valorizzati al meglio. Inoltre, secondo me, non si è riusciti a valorizzare degnamente anche quegli edifici esteticamente belli che Caltanissetta possiede.
Laura:
Inoltre, parlando anche a livello di servizi, come quello sanitario, per esempio, non vi è paragone. A inizio aprile, a Padova, volendo prenotare all’ospedale pubblico una visita per i primi di maggio ci siamo sentiti rispondere che non si poteva in quanto era una data eccessivamente lontana e che se avessimo voluto avremmo potuto prenotarla per la settimana successiva.
Quando ritornate a Caltanissetta, come la ritrovate?
Laura:
Sicuramente, facendo il confronto con la città in cui viviamo adesso, notiamo ancor di più sia i difetti sia i pregi che Caltanissetta possiede.
Michele:
Sì, è vero. Perché alla fine si usa questa esperienza come benchmark per valutare la città di origine. Tra i pregi ho potuto constatare come, rispetto al passato, la città sia un pochino più pulita. Inoltre, l’apertura del Parco Dubini ha mostrato, con il numeroso afflusso di persone, come Caltanissetta senta l’esigenza di spazi verdi dove poter star all’aria aperta pur rimanendo vicini alla città. Ha mostrato come le persone a Caltanissetta sentano il bisogno di luoghi curati dove poter anche praticare sport. In quest’ambito mi sembra che manchino le strutture e quelle che ci sono sarebbero da recuperare al meglio.
Qual è e dove sta la differenza di mentalità tra Siena e Padova con Caltanissetta?
Penso che ci sia poco rispetto e, soprattutto, poco amore verso la propria città. Dall’assenza di questo amore conseguono tanti fatti concreti come: sporcarla, parcheggiare in doppia fila, abbandonare per strada le deiezioni del proprio animale domestico, etc.
Come accennava prima Laura, Padova, come anche Siena, è piena di associazioni di volontariato, tipo “Legambiente”, per esempio, che puliscono le strade e i canali gratuitamente, e che si prodigano per gli altri. Si pensi che, nel 2020, Padova è stata nominata come capitale europea del volontariato! C’è molto senso civico, ed è questo che fa la differenza. È il vedere la cosa pubblica come di tutti, mentre a Caltanissetta sembra che la cosa pubblica sia di nessuno e come tale la si tratta.
Io, il prossimo confronto, lo farei con Parigi. O con Venezia.
Capisco perfettamente il loro punto di vista, e hanno fatto bene ad andare altrove per proseguire le loro carriere se questa era il loro desiderio.
Tuttavia, Caltanissetta sta iniziando a muovere i suoi primi passi verso il senso civico, la pulizia, la cultura e altro ancora. Paragonarla a realtà più ampie e sviluppate, credo sia superfluo.
Molti cittadini si stanno letteralmente rimboccando le maniche per realizzare tanti progetti.
Basterebbe coinvolgere e sensibilizzare un po’ di più, invece di ignorare o sdegnare.
Detto ciò, abbiamo ancora tanto su cui lavorare e speriamo che presto i pregi possano di gran lunga superare i difetti!