di Giulio Scarantino

Si chiama Giovanni Balbo ed è un giovane nisseno che persegue il sogno di diffondere l’escursionismo come stile di vita tra i suoi concittadini di Caltanissetta. Giovanni è diventato una guida di Feder Escursionismo da pochi mesi dopo un lungo percorso di formazione di ben 450 ore più un periodo di tirocinio e affiancamento. Tantissime e trasversali le materie che ha studiato, dalla bootanica, alla zoologia, per arrivare alla comunicazione e al pronto soccorso. La guida infatti deve non soltanto conoscere, ma saper comunicare, interessare l’ascoltatore, far percepire la passione attraverso una comunicazione assertiva. Non è finita qui, perché le escursioni sono momenti che hanno sempre un indice di pericolosità e di rischio che una buona guida deve sapere gestire ed affrontare, per questo l’importanza delle nozioni di pronto soccorso.  Da pochi mesi quindi Giovanni fa parte delle 250 guide del territorio siciliano appartenenti ad una delle due associazioni (Federscursionismo, AIGAE) riconosciute dal ministero.

Dopo il momento di formazione Giovanni ha deciso di fondare il gruppo “Gira vota e firrìa, sentieri e natura”, con il quale ha già condiviso diverse uscite molto partecipate tra le meraviglie del territorio siciliano. Il sogno di Giovanni però è ben più grande, quello di creare un vero e proprio movimento intorno all’escursionismo, fare diventare quest’ultimo uno stile di vita anche nella città di Caltanissetta, con la collaborazione di professionisti del settore e società civile. Con il coinvolgimento ad esempio di studenti, coadiuvato da esperti nella botanica, geologia, archeologia e tanto altro a seconda dell’oggetto del dibattito, per migliorare la consapevolezza dei più giovani su ciò che ci è rimasto.

Proprio sulla azione spesso distruttiva dell’uomo si concentrano le sue uscite, mostrando ciò che un territorio era prima con le sue specie autoctone, ciò che è diventato e quindi ciò che non è stato. Insomma gli eventi di Gira vota e firrìa, sentieri e natura” uniscono passione per la natura, divulgazione ambientale e valorizzazione del paesaggio. Per esempio tra fiori difficilissimi da trovare nella quotidianità, ad uno dei pochissimi esempi in Europa di boschi di agrifoglio giganti. Una rarità sicula, per una specie difficilmente presente in forma boschiva, che tra territorio, microclimi, chimica crea un ambiente perfetto per la sua esistenza. Oppure ancora il bosco della Tassita sui Nebrodi, dove vivono i tassi.

La risposta alle iniziative di Giovanni sono state sorprendenti, nonostante la cultura del trekking non sia particolarmente diffusa nella nostra città. E anche di questo secondo Giovanni la responsabilità è dell’uomo:” Soffriamo la trasformazione del nostro territorio in favore di distese di granai, che hanno generato in diverse zone un enorme latifondo, privo di boschi e riserve, che a mio parere hanno condizionato il nostro rapporto con la natura e le escursioni”. Eppure in Giovanni la passione per la natura, per l’escursione, è presente interiormente fin da piccolo: “fin da piccolo nelle passeggiate con mio padre ho avuto la fissazione di andare sempre in alto nelle nostre colline. Però questa passione l’ho messa in atto solo recentemente. Sono partito da solo per scoprire la sensazione, e ho capito che il contatto con la natura incontaminata mi ha dato delle emozioni che non avevo mai provato nella mia vita quotidiana. Così sono andato sempre più in alto come volevo fare da bambino, fino ad arrivare alle Tre Cime di Lavaredo. Ad un certo punto ho capito che quelle emozioni volevo condividerle con le persone più care, donare agli altri quelle sensazioni che stavo provando. Da quel momento ho seguito il corso per diventare guida naturalistica e oggi sono qui a rivelare il mio segreto ai miei concittadini”.

Non ci resta che scoprire insieme a “Gira vota e firrìa, sentieri e natura” i tesori della nostra Sicilia, provando a non ripetere gli stessi errori del passato.