di Luigi Garbato
Con l’inizio della fase 2, che prevede il graduale allentamento delle misure restrittive imposte dall’emergenza sanitaria per il covid-19, anche Caltanissetta si prepara ad avviare la cosiddetta “rigenerazione”, costruita sulla base dei suggerimenti e delle indicazioni emerse dai tavoli tematici di confronto che ormai da giorni si succedono tra Amministrazione comunale e stakeholders. Spero però che questa attesa e assolutamente necessaria rigenerazione possa essere anche una rigenerazione culturale, incardinata attorno a 4 assi principali:
- Educazione
- Ristrutturazione
- Restauri
- Fruizione culturale
Per quanto riguarda l’Educazione, occorre dare priorità, a mio avviso, all’acquisto di tablet, chiavette Internet e qualunque altro tipo di dispositivo necessario per la didattica a distanza, da distribuire a tutti gli studenti e a tutte le studentesse di ogni ordine e grado che ne sono sprovvisti, dando la priorità ai casi di maggiore disagio economico e sociale. Inoltre bisognerebbe rimpolpare il
fondo della Biblioteca comunale Scarabelli destinato all’acquisto non solo di libri ma anche e soprattutto di ebook, DVD, abbonamenti digitali, in modo da incoraggiare la lettura e più in generale la conoscenza e l’informazione.
In questa fase di ripartenza sarebbe utile procedere alla Ristrutturazione di alcuni immobili comunale, uno tra tutti Palazzo Moncada. Il palazzo seicentesco necessita di lavori urgenti di sostituzione degli infissi del piano nobile, nonché della sostituzione delle lampadine nei due piani che interessano l’esposizione museale con quelle a risparmio energetico. In attesa che partano i lavori per il completamento del restauro del piano nobile, si potrebbe trovare una nuova
destinazione d’uso ai locali al piano terra resi liberi con il trasferimento dell’ufficio tributi.
Sarebbe utile poi avviare importanti Restauri per restituire in buone condizioni alcuni beni storici ai cittadini, finalmente liberi di muoversi e di riappropriarsi della città. Si potrebbero sbloccare per esempio i fondi del bilancio partecipativo 2018 per il restauro dei busti della villa Amedeo e il ripristino della fontana con la collocazione del puttino; ma si potrebbe provvedere anche al restauro e alla musealizzazione della famosa ghigliottina conservata nei locali comunali.
Infine, per quanto riguarda la Fruizione culturale, servirebbe incoraggiare la visione in streaming di spettacoli teatrali, concerti e visite guidate, eseguiti dal vivo a porte chiuse nei nostri teatri, nelle chiese, nei musei e nei palazzi, e registrati per essere diffusi in streaming attraverso la piattaforma
Facebook “Caltanissetta c’è. Cultura”. La realizzazione degli spettacoli teatrali, l’esecuzione dei concerti e la conduzione delle visite guidate dovrebbe essere sostenuta economicamente dal Comune, così da dare un supporto economico concreto agli operatori del settore culturale e, al contempo, promuovere la fruizione dei contenuti culturali in una modalità insolita ma necessaria in
questo momento.
Questi sono solo alcuni suggerimenti, tesi a promuovere la conoscenza e la diffusione della cultura, a migliorare le condizioni generali dei principali luoghi della cultura cittadina, a tramandare in condizioni conservative ottimali alcuni manufatti storici e artistici importanti per la memoria nissena, infine suggerimenti volti a incoraggiare la produzione culturale fornendo anche un sussidio economico ad alcune categorie del tessuto sociale di Caltanissetta.
Caltanissetta insomma si rigeneri passando anche dalla Cultura e dalla divulgazione culturale.
Mi sembrano buone idee. Mi chiedo se ci sono fondi utilizzabili per queste spese in un momento in cui il Comune sta raschiando il barile per provvedere alle persone in grande difficoltà e, ormai, in gran numero. Come progetti a lunga scadenza mi sembrano attuabili e intelligenti.