Nota del Partito Democratico di Caltanissetta
Lo shock derivante dal Covid 19 ha contribuito a far emergere disuguaglianze già profondamente radicate nel nostro paese, amplificando le distanze tra ceti sociali, persone e territori. La reazione a questa crisi, quindi, non potrà che essere differenziata: alcuni riproporranno i principi e le regole che hanno caratterizzato l’ultimo quarantennio, ma ci sarà anche chi suggerirà una saggezza diversa e un cambio radicale di paradigma.
Noi non possiamo che collocarci su questo secondo fronte, proponendo un profondo riorientamento del nostro modello economico e sociale in direzione di una maggiore uguaglianza e di una maggiore sostenibilità ambientale.
Ciò vale anche per il nostro territorio, che dovrà mettere in discussione equilibri consolidati e certezze del passato, superando i limiti strutturali del nostro tessuto produttivo e mettendo finalmente in campo una strategia di riscatto.
Caltanissetta, del resto, viveva una condizione di grave marginalizzazione già prima del Covid 19 e non sarà certamente questa crisi a consentire di “ripartire dal via” liberi dai limiti del passato.
Per invertire la rotta dovremo valorizzare le risorse del nostro territorio, partendo dal coraggio e dallo spirito di iniziativa di chi opera nel volontariato, di chi continua a lavorare con competenza e professionalità, di chi prova a fare impresa con entusiasmo e capacità di innovazione e di chi anima la vita sociale e civile della città.
La politica deve coinvolgere e mobilitare queste energie, elaborando le sue risposte attraverso un dibattito pubblico trasparente, informato e partecipato. Il sindaco Gambino ha voluto compiere alcuni passi in questa direzione, incontrando le forze produttive, le organizzazioni sindacali e le associazioni ambientaliste. Riteniamo che si tratti di una scelta condivisibile, ma la giudichiamo comunque insufficiente.
In questi giorni il Comune di Milano ha avviato una campagna di ascolto digitale aperta al contributo di tutta la cittadinanza, ispirata da un documento strategico in cui sono indicate proposte ed azioni concrete. Noi siamo convinti che si debba seguire quella via, promuovendo un confronto con tutta la cittadinanza.
Più al fondo, crediamo che l’amministrazione comunale non possa affrontare la sfida della ricostruzione senza ascoltare tutte le forze politiche della città, siano o meno rappresentate in Consiglio comunale. Al contrario, in una situazione così difficile il patrimonio di competenze, sensibilità e professionalità delle diverse comunità politiche andrebbe valorizzato e coinvolto, indipendentemente dalle logiche di maggioranza ed opposizione. Noi intendiamo mettere a disposizione della città le nostre idee e i nostri valori, indicando una via possibile per la ripartenza e per il riscatto di Caltanissetta.
1- Lavoro di qualità per tornare a crescere. Si tratta di un obiettivo da perseguire promuovendo la costruzione di filiere produttive corte (anche mediante un protocollo che regoli gli appalti comunali, premiando la sostenibilità e la qualità della nostra produzione locale), favorendo l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle attività commerciali e manifatturiere, incentivando la creazione di reti d’impresa (anche attraverso la concessione di spazi pubblici) sostenendo lo sviluppo del settore agricolo mediante strategie di marketing territoriale che accrescano la riconoscibilità dei nostri prodotti.
2- Un investimento straordinario in istruzione, da realizzare lavorando in sinergia con le scuole, le facoltà universitarie presenti sul territorio e le realtà produttive della città. Dovremo immaginare una Consulta dei saperi e del lavoro che consenta di investire sulla formazione e sulla crescita del capitale umano, dovremo radicare la presenza universitaria in città e dovremo combattere la dispersione scolastica, sostenendo le famiglie in maggiore difficoltà.
3- Un piano di promozione del nostro patrimonio culturale. Il turismo dei prossimi anni sarà improntato a criteri di sicurezza, sostenibilità e prossimità, questo scenario ci consegna nuove possibilità di sviluppo, da cogliere investendo ogni risorsa disponibile nella valorizzazione del nostro patrimonio artistico, paesaggistico e culturale. Gli asset su cui puntare sono diversi: la storia culturale e letteraria di Caltanissetta; le miniere, da recuperare con la costruzione di un parco minerario che possa attrarre nuovi flussi turistici; il parco di Contrada Sant’Anna e il Museo delle telecomunicazioni; i riti della settimana santa e il turismo religioso.
4- Un programma di rigenerazione urbana, volto a valorizzare il nostro patrimonio edilizio, a promuovere forme di mobilità sostenibile e ad accrescere la vivibilità della nostra città. La riconversione ecologica dev’essere il punto di partenza della ricostruzione, per questo dovremo immaginare una mobilità diversa: aumentando gli spazi pedonali e sperimentando esperienze di bike e scooter sharing. Allo stesso tempo, dovremo promuovere forme di economia circolare, investendo sulla valorizzazione del ciclo di vita dei prodotti e dovremo mettere in campo un piano cantieri che persegua obiettivi di risparmio energetico e cura del territorio.
5- Una strategia di lotta alle povertà. Il welfare comunale va potenziato, partendo dall’istituzione di un front-office per le imprese e ai cittadini su: crisi, continuità aziendale, accesso al credito, per offrire gratuitamente e con il supporto dell’organismo di composizione delle crisi dell’Ordine dei dottori commercialisti assistenza e informazioni in merito alle procedure di soluzione delle crisi di impresa e da sovra-indebitemento. Occorrerà inoltre promuovere forme di mutualismo che possano sostenere chi si trova in difficoltà, anche potenziando gli strumenti di aiuto alimentare e di redistribuzione delle eccedenze.
6- Una città inclusiva per tutte e tutti. Caltanissetta deve rinascere partendo dai diritti delle donne, dei bambini, degli anziani, delle persone affette da disabilità. Dovremo riaprire gli spazi della città alle bambine e ai bambini, partendo dalla promozione del tempo pieno nelle scuole. Al contempo, dovremo impegnarci per la realizzazione di un’assistenza sanitaria diffusa sul territorio e per la valorizzazione del nostro polo ospedaliero.
7- Un piano di digitalizzazione dei servizi comunali, volto a ridurre le esigenze di assistenza fisica allo sportello, anche attraverso la realizzazione di un’apposita app dedicata ai servizi del Comune. In queste settimane di emergenza non abbiamo fatto mancare il nostro apporto, con suggerimenti, osservazioni e proposte. Oggi intendiamo offrire un contributo più articolato e profondo, mettendo in campo le nostre idee per la ricostruzione della città.
Sappiamo che si tratta di un lavoro da approfondire ed integrare nel confronto con la città, anche al fine di individuare le azioni concrete e le risorse economiche da utilizzare. Noi ci proponiamo di contribuire a questo dibattito, promuovendo iniziative di coinvolgimento e di elaborazione condivisa. Nel farlo chiediamo al Sindaco una vera disponibilità all’ascolto e un’azione di governo più riflettuta, in profonda discontinuità con le scelte amministrative degli ultimi mesi.
Non sappiamo se questa nostra richiesta troverà accoglimento, ma pensiamo che quanto accadrà nei prossimi mesi dipenderà anche dalle nostre scelte e pensiamo che la sfida della ricostruzione sia troppo grande e difficile per restare fermi a guardare.
Caltanissetta ha bisogno del nostro impegno e non ha più tempo da perdere.
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