di Giulio Scarantino
Con Gero Nicoletti, Presidente della Confcommercio di Caltanissetta, dopo la consegna delle chiavi di alcune attività al Sindaco Gambino.
Qual è il significato della consegna delle chiavi di alcune attività di food-beverage e ristorazione al Sindaco Gambino?
La consegna rappresenta una forma di protesta simbolica scaturita dall’ultimo DPCM del 26 Aprile che ha disposto la possibilità di riaprire le attività di food-beverage e ristorazione l’1 Giugno. Ovviamente la riapertura è consentita con restrizioni, causa emergenza sanitaria, che andranno a danneggiare la redditività di queste attività.
Un gesto drammatico che mostra lo sconforto di alcuni commercianti. Dalle esperienze che ha ascoltato può spiegarci meglio qual è lo stato d’animo di queste persone?
Lo stato d’animo dei commercianti è sotto terra. Questa situazione inaspettata, unita al non aver visto concretizzarsi gli aiuti così tanto paventati dal Governo, ha generato confusione e smarrimento. Ogni imprenditore ha la necessità di conoscere e avere chiarezza del percorso da adottare per rimanere in piedi. Ricordiamoci che dietro ogni partita IVA ci sono dei progetti, dei sogni e delle ambizioni di una persona o di un nucleo familiare. Noi come Confcommercio stiamo cercando di essere vicini a tutti gli associati e di dare un contributo anche alla dinamiche della politica locale. Purtroppo ci dobbiamo interfacciare con una macchina burocratica che è elefantiaca ove invece le imprese per essere competitive sono abituate ad essere veloci nel risolvere nell’immediato il problema. Ancora invece non conosciamo delle vere e proprie linee guida.
Quali sono secondo lei gli interventi concreti necessari per la riapertura delle attività?
Sicuramente saranno necessari degli investimenti per superare questo momento, tengo a precisare che i titolari delle attività non chiedono assistenzialismo ma chiedono di essere messi nelle condizioni di poter rendere redditizie le proprie attività. Con tutte le restrizioni che servono per garantire la tutela della cittadinanza, infatti abbiamo chiesto al Sindaco una mappatura della contaminazione del territorio cittadino. Dovranno però essere prese iniziative di sussistenza per le difficoltà economiche che sono state caricate sulle spalle dei commercianti in questi quasi 70 giorni. Dagli affitti accumulati, alle bollette che sono continuate ad arrivare. Chiediamo quindi all’Amministrazione Comunale di intervenire sulla tassazione di propria competenza, ma sono necessari anche supporti economici a livello regionale e nazione per far fronte al crollo del fatturato delle attività.
Quali interventi per il lungo periodo sono necessari per rafforzare la piccola media impresa del territorio?
Sicuramente l’Amministrazione Comunale avrà l’onere di rimodularsi nell’interagire e nell’intelaiare i rapporti con i vari imprenditori e le varie categorie. Proprio stamattina ho avuto un incontro con la quarta commissione dove ho sottolineato la necessità di creare un circuito virtuoso economico nelle casse comunali frutto di azioni sul territorio. Così da creare un’ economia efficace ed efficiente che possa a sua volta generare fondi per supportare aziende che non hanno la possibilità di accedere al credito e rischiano la chiusura.
Grazie
Grazie a voi per lo spazio che ci avete dedicato.
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