di Armando Turturici

In un momento di sconcerto come quello attuale, potrebbe sembrare off-topic il tema (certamente secondario) su cui però vorrei invitare la cittadinanza tutta a riflettere, in virtù di una speranza che i dati cominciano a concederci di nutrire per un futuro prossimo ma non troppo. Mai come in questo periodo abbiamo avuto occasione di sperimentare la nostalgia delle piccole grandi cose e della gioia che ad esse si accompagna. Nostalgia sicuramente triplice nei più piccoli che meritano di recuperare il tempo perduto, una volta “tornati in campo” (metaforicamente e non). Abbiamo la responsabilità di preparare loro un mondo più accogliente. All’indomani di questa triste parentesi, noi, come il resto del mondo, saremo chiamati ad essere protagonisti della ripartenza, che per essere efficace e repentina (nei limiti del possibile) non può che essere progettata con ragionevole anticipo.

È quindi il momento di pensare a cosa vorremmo la città offrisse in primis a noi e secondariamente (ma non troppo) ai non nisseni. Perché non puntare sul turismo sportivo? Pochi concittadini, specialmente i più giovani, sanno che Caltanissetta in passato è stata una delle culle del basket siciliano, insieme a Trapani e Ragusa, con un basket di livello molto avanzato (abbiamo anche ottenuto il titolo di serie B, poi venduto al Trapani che adesso è in serie A2) e con un grandissimo numero di giovani talenti – non soltanto giocatori, ma anche allenatori e arbitri – che hanno dovuto lasciare la propria terra (talenti costretti a emigrare? E quando mai…) per portare le proprie abilità in posti dove poter essere valorizzati adeguatamente.

E non ci fermiamo soltanto lì… abbiamo anche dei palazzetti bellissimi, da fare invidia, nonostante non ci vengano investite grandi risorse: parlo del Palacannizzaro e del Palacarelli. Ad ogni modo, le risorse più importanti che abbiamo sono i nisseni.

Ancora nel 2020, tantissimi sono i ragazzi e le ragazze che giocano a pallacanestro (a occhio, direi che sono più di trecento divisi per le varie categorie, partendo dai bambini, fino ad arrivare alla serie D). La voglia di giocare è sempre fortissima: in primavera e in estate, per esempio, l’Eclettica e i campetti di Pian del Lago sono sempre pieni di giovani, e meno giovani, giocatori di basket.

Per chi non lo sapesse, nella passata stagione, abbiamo disputato degli ottimi campionati per tutte le categorie (esordienti, under 13, 14, 15, 16, 18, promozione e serie D), con solo giocatori locali. In serie D, in particolare, con la squadra composta per la gran parte di under 20, siamo riusciti a battere anche squadre che hanno investito 200mila euro per una singola stagione! Le tre principali società nissene (Invicta, Airam, Cusn) lavorano in sinergia ormai da anni. Il Palacannizzaro, grazie anche agli ultimi successi, è tornato a riempirsi durante le partite… indovinate cosa manca? Le risorse economiche.

Purtroppo, i tempi sono duri per tutti, figuriamoci per il mondo dello sport. Tutti noi nel mondo del basket siamo fermamente convinti che, se trovassimo qualche piccolo aiuto, potremmo davvero fare tanto, visto che abbiamo una enorme potenzialità. Perché non sfruttare la centralità della nostra città per creare un turismo sportivo con gli sport “minori” oltre che con il calcio (che deve anch’esso essere portato avanti con vigore)? Ovviamente non parlo solo di pallacanestro…
Se qualcuno volesse dare una mano o se avesse qualche idea, mi metto senz’altro a disposizione come mediatore. Mi potete contattare su facebook o tramite email: turturiciarmando@hotmail.it