di Armando Turturici

Il Coronavirus ha sconvolto l’esistenza di tutti, portando disagi e problemi di varia entità: uno di questi è il randagismo. In queste settimane, nella nostra città abbiamo assistito a un incremento esponenziale di abbandoni e di nascite incontrollate di cuccioli. Nel giro di una settimana, in particolare, sono stati ritrovati circa una cinquantina di cuccioli in zone diverse della città: alcuni nati da randagi, altri sicuramente padronali e abbandonati in zone poco felici, destinati a morte certa. A causa del Coronavirus, il mondo del volontariato attivo è fermo: gli uffici per la microchippatura – indispensabile per far adottare i cuccioli al centro e al nord Italia – sono chiusi; sono ferme anche le sterilizzazioni; e sicuramente, è impossibile far partire i cagnolini con la staffetta via terra o con l’aereo.

I volontari attivi sono pochi (non arriviamo neanche a 30 in una città di 60mila abitanti) e allo stremo delle forze. Abbiamo comunque preso e messo al sicuro tantissimi cuccioli, con enormi sacrifici, e con la paura che possano rimanere a noi, essendo tutto fermo e sapendo che gli “adottanti del nord” desiderano avere cuccioli da poter crescere, e non cuccioloni già cresciuti. I problemi sono innumerevoli e gli aiuti sempre meno. Abbiamo trovato uno spiraglio di luce in questa amministrazione, grazie all’Assessore Cettina Andaloro, ma abbiamo davvero bisogno della collaborazione di tutta la cittadinanza. Per cui vi chiedo un po’ di cose.

Se vedete cuccioli, cercate di metterli al sicuro e di seguirli anche per strada con acqua e cibo. Informateci, mandateci foto, e a fine quarantena proveremo a farli adottare (lavoriamo già alacremente per far “prenotare” i cuccioli), potete farlo anche contattando: Turturiciarmando@hotmail.it . Cercate di fare attenzione quando guidate: ci sono meno rumori in città, quindi i cani tendono a emergere dalle campagne. Abbiamo già trovato un cucciolo morto investito. Con piccoli accorgimenti possiamo evitare di sottrarre la vita a dei piccoli innocenti. Ultima ma non meno importante: per favore, evitate di “ricattare” moralmente i volontari. Abbiamo ricevuto diverse chiamate e video di cagnolini con cui ci veniva detto: “O ve li prendete o sarò costretto a chiamare il canile”. Mandare cuccioli in canile non ancora vaccinati e quando sono piccoli, con il sistema immunitario debole, significa esporli a possibili brutte conseguenze, essendo il canile pieno di altri cani di ogni genere. Non fate l’errore di pensare che “almeno in canile troveranno cibo e un posto sicuro dai pericoli”. Spero davvero nella collaborazione di tutti.