di Lara Aliffi
Dopo un attento studio sul comportamento del presunto maschio alpha dell’epoca social in cui viviamo sono giunta a delle conclusioni:
1. Messenger è terreno fertile per i possenti leoni da tastiera, timidi e innocui come agnellini di persona.
2. La bellezza di avere un social a disposizione è quella di preparare un messaggio standard da inviare a tutte le tipe della rubrica di Messenger e aspettare placidamente che il pesce abbocchi all’amo.
3. La gente ha davvero una FANTASIA PAZZESCA!!
4. La grammatica è un lusso che evidentemente non tutti possono permettersi.
Ho creato delle categorie a cui collegare l’amalgama di tipi diversi e stravaganti che capita di incontrare:
-IL POETA ANTICONFORMISTA esordisce con una poesia degna del biscotto della fortuna giapponese:
“oggi la tua semplicità fa un rumore assurdo”…
E non è una frase tratta dal brano di Diodato!!! Partendo dal presupposto che il tentativo di sinestesia è a dir poco assurdo, per citare un termine a caso, pensiamo solamente: È pazzesco il fatto che io continui ad andare all‘università, studiare poesia mentre quest’uomo crede di essere un prosecutore della poetica dannunziana! Con quanta verve e disinvoltura decide di rivelarsi al mondo e di dare un fine alla sua poesia: la nobile e antica arte del rimorchio. Quanta ammirazione in soli due versi!
-IL PREDICATORE: credo che il playbook di Barney Stinson sarebbe fiero di annoverare una figura del genere tra i suoi tanti metodi di conquista. Tu sei intenta a guardare la tv, arenata sul divano e arriva un messaggio del genere:
“ciao vorrei invitarti a un gruppo di catechesi a Trecastagni”
Incredibile! Ormai anche la Chiesa assume predicatori su Messenger e Instagram; non ne ero al corrente! Dopo aver chiesto qualche informazione giusto per capire dove volesse arrivare la pantomima, inizia una vera e propria opera di stalking per riuscire ad ottenere a tutti i costi il numero e l’adesione al fantomatico gruppo e dopo ripetuti “no” si giunge al livello successivo: l’insulto! Fantastico questo centro di recupero che si spaccia per gruppo catechesi!
-L’ASPIRANTE FAMIGLIARE: “Hai il cognome di mia madre, magari siamo mezzi parenti”.
Partiamo dal presupposto che sin dall’origine dell’uomo sulla terra si sa che non occorre citare la madre al primo approccio con una ragazza. Immaginate l’Homo sapiens che per approcciarsi alla donna sapiens sapiens (aggiungo) la invitava a cena nella sua caverna facendosi cucinare la selvaggina dalla mamma e dicendole poi che l’aveva scelta perché le somigliava. Inoltre, il fatto che “magari siamo mezzi parenti” dovrebbe incentivarmi a voler uscire con te? Ma si dai, la prossima volta mi faccio invitare per un caffè da mio cugino!
-IL “FAST FINGER”: Esordisce con “No non ci conosciamo, ti ho mandato la richiesta d’amicizia a simpatia” che nel mio linguaggio diventa:“ho fatto invia richiesta a tutte le tipe che mi capitavano nei suggerimenti”… Costui è quello che prova a tentativi, effettivamente potrebbe avere 1 possibilità su 15 che qualcuno gli risponda e dunque perché attenzionarne solo una se c’è un universo di foto da esplorare? Alla fine si sa che fb, per alcuni, è un catalogo di foto da sfogliare, ci si ferma nella pagina che cattura lo sguardo e il pensiero, ma il Fast Finger non si accontenta. Lui sfoglia a occhi chiusi il catalogo poi apre una pagina a caso e sceglie “a simpatia” la malcapitata. Così è tutto più semplice, non c’è neanche la responsabilità dell’errore.
-IL DEVOTO:“Sei una dea e ti venero”
Non è uno scherzo, frasi così banali vengono dette davvero! Il devoto, così come lo chiamo io, punta come metodo d’approccio a un complimento per nulla ordinario e fuori contesto per riuscire a stupirci. Questa concezione moderno-stilnovista ha come perno l’idea dell’uomo sottomesso al volere della donna. Ma chi mai desidererebbe uno zerbino? È vero, a noi piace essere “venerate”, è nella natura della donna desiderare un attraente corteggiamento, ma un approccio del genere che tipo di uscita galante riuscirebbe a presagire se non un noiosissimo tête-à-tête all’insegna della sdolcinatezza e di leziosi kili di miele che scivolano copiosamente dal tavolo su cui si è appoggiati?!
-TWO IS BETTER THAN ONE (SOCIAL): “Ehy ciao ho visto che hai visto la mia storia Instagram”.
La mia risposta: “ok e perché me lo scrivi su Messenger?” È il tipo di ragazzo che opera su più fronti perché uno non basterebbe a contenere la sua voglia matta di dar fiato alla bocca, in questo caso alle mani! C’è davvero gente convinta del fatto che la visualizzazione di una storia equivalga a un flirt! Incredibile, allora se mandassi una richiesta d’amicizia starei chiedendo a uno sconosciuto di sposarmi?
Ovviamente non tutti assumono questi strani comportamenti, ma occorre a mio avviso dare meno potere a una tastiera, a uno schermo, a una piattaforma social e tentare un approccio più reale, basato su uno sguardo, una conversazione o una spontanea risata… La vita è troppo breve per parlare con uno schermo!!!
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