di Michele Ginevra

Non c’è nessun governo, in un mondo così globalizzato, che possa essere in grado di evitare al 100% la diffusione di un virus con le caratteristiche di questo nuovo coronavirus. Si tratta semmai di contenerne la diffusione, non quello di evitarla, cosa del tutto impossibile da garantire. Il nostro governo è quello che in Europa (ed anche fuori) ha messo in atto le misure più restrittive di tutti. Ma nulla avrebbe potuto impedire con certezza l’ingresso del virus nel nostro paese, così come in qualsiasi altro paese e diffondersi, semplicemente perchè non ci sono misure che, per quanto rigorose, possono garantire che questo avvenga. Si può solo cercare di contenerne la diffusione. Ricordo che l’amico del contagiato di Codogno, il manager ritornato dalla Cina, si era sottoposto al test ed era risultato negativo. Era cioè probabilmente un portatore sano.

In un mondo globalizzato è impensabile impedire che le persone circolino e si spostino tra i vari stati; non ci sono solo gli aerei, ma mille altre forme di spostamento, impossibile dal poterle tutte controllare. Basta un solo portatore sano (quindi asintomatico e inconsapevole di essere infetto) per contagiare chi gli sta accanto e che tra l’altro potrebbe risultare persino negativo al test. Inoltre occorre pensare che l’infezione in Cina è insorta presumibilmente alla fine di dicembre ma irresponsabilmente le autorità cinesi hanno diffuso la notizia solo dopo circa un mese dall’insorgenza; un tempo enorme per un virus ad altissima diffusione come il COVID-19. Così se si considera il periodo d’incubazione fino a 14 giorni, nonché l’evidenza di portatori sani o comunque con lievi sintomi, si comprende come questi potrebbero essere stati in giro per il mondo fin dagli inizi di gennaio, quando ancora le caratteristiche epidemiologiche di questa infezione non erano ben chiare. In tali circostanze nessun governo può essere in grado di impedire che il virus entri e si diffonda in qualsiasi paese. Pertanto non è insensato pensare che nelle prossime settimane potremmo vedere un incremento del numero di contagi in Europa e in Italia.

Detto questo, da microbiologo e da immunologo, mi sento di dire che non c’è motivo di fare allarmismi inutili nè tanto meno di lasciarsi prendere dal panico, se non altro perché la malattia seppure abbia un’altissima contagiosità, ha fortunatamente una bassa mortalità. Basterà adottare tutte quelle misure igieniche personali e collettive per contenerne quanto più possibile la possibilità di contagio e quindi di diffusione, cosa che le nostre istituzioni stanno facendo correttamente. Come dice il Prof. Burioni, con il quale sono totalmente d’accordo, i nuovi casi (che non potranno non esserci) “saranno identificati come effetto delle nuove misure di contenimento dell’epidemia nel nostro Paese. Tracciare i contatti di chi è già positivo, infatti, avrà come inevitabile conseguenza il fatto di trovarne degli altri ma, allo stesso tempo, permetterà di proteggere un numero esponenzialmente più altro di nostri concittadini (di noi stessi!) dal rischio del contagio».

Quindi andrei cauto con le critiche sempre e comunque al governo e alle nostre istituzioni sanitarie, che a mio avviso anzi ha fatto molto di più degli altri governi europei e del resto del mondo. Trovo pertanto vergognoso l’atteggiamento di Salvini (la Meloni mi pare abbia rilasciato dichiarazioni più responsabili) che strumentalizza per beceri scopi politico-elettorali un’emergenza sanitaria come questa dove invece tutti, a cominciare dalle forze politiche, dovrebbero contribuire e collaborare in un unico sforzo collettivo per superare l’emergenza… il coronavirus non è né di destra, né di sinistra.