di Leonardo Pastorello

L’ultimo romanzo di Valeria Santoleri, ”Corri piano”, pubblicato per BiBi Book, è una storia in cui si intrecciano biografie, sentimenti, ambizioni e temi di grandi attualità.
L’autrice, storica dell’arte, amante dell’antiquario, delle serie tv, dell’informatica – in particolare dell’hackeraggio – e della musica New Wave, sperimenta la propria formazione con un racconto inventato che fa da sfondo all’attuale scenario di dibattiti e scontri politici in merito alle ultime vicende avvenute a Bibbiano.

Il romanzo rappresenta una sintesi di tre temi fondamentali: la famiglia, l’ambizione e l’arte del prendersi cura di qualcuno. ‘’Corri piano’’ è teatro dell’intreccio caotico delle biografie dei suoi personaggi, ciascuno caratterizzato dalla propria antropologia, dal proprio sentire e dal proprio percepire il mondo, influenzato dalle proprie vicissitudini di natura privata: la storia narrata dall’autrice parla del destino di tre bambine – Flora e le gemelle Bruna e Alba -, abbandonate dalle loro madri a una casa famiglia diretta da suor Palma, personaggio centrale – e crudele – del romanzo. Altrettanto importante è il ruolo di Andreas Larsen, medico di origini danesi, che si innamorerà a prima vista delle bambine protagoniste, in occasione di una visita alla piccola Flora presso la casa famiglia. L’audace medico lotterà per ottenere l’adozione delle tre bambine, ma il suo esser celibe è un duro svantaggio su cui faranno leva suor Palma e un malvagio giudice del Tribunale per i minori di Roma, Altea Federico. <<Era fuori luogo che Andreas abbracciasse continuamente Flora e che avesse sempre una parola dolce per le gemelle>>, pensa suor Palma, regista di una drammatica vicenda in cui le gemelle Bruna e Alba avranno un ruolo fondamentale, poiché saranno loro stesse ad architettare un ingegnoso – e doloroso – piano per vendicare il loro aspirante padre adottivo.


Il romanzo di Santoleri dà adito al concetto di famiglia, intendendolo come fondamentale spazio di prova di reciprocità: i legami di sangue non sono fondamentali per una famiglia; ciò che sta a fondamento di un nucleo è la rete di relazioni che la caratterizzano, in cui i legami si fondono all’insegna della fiducia, della responsabilità e dell’arte di prendersi cura reciprocamente. La famiglia vera è una palestra del sentimento in cui vi è amore incondizionato e incontaminato da ambizioni, strumentalizzazioni e rancori. Questo è l’insegnamento che si può trarre dalle azioni di Andreas, Bruna, Alba e Flora, reali protagonisti del romanzo di Valeria Santoleri, e questo rappresenta un importante punto di riflessione a cui siamo chiamati a riflettere da cittadini e da rappresentanti delle istituzioni, soprattutto quando questi ultimi devono prendere delicatissime decisioni che segnano le vite di coloro che lottano per un importante riconoscimento giuridico.


In altri termini, ‘’Corri piano’’ è un romanzo che tenta di promuovere l’arte del prendersi cura dell’Altro, all’insegna del rispetto, dell’amore, della dignità, della ricerca del vivere bene e della responsabilità. L’autrice ha dato forma a un romanzo ricco di descrizioni, immagini e colori, in cui ogni punto saliente della storia evoca un’opera d’arte. La trama dell’opera è frutto dell’immaginazione di Valeria Santoleri, ma si ispira a una drammatica vicenda realmente accaduta.

‘’Corri piano’’ ha conosciuto una parabola di pensiero lunghissima, la sua stesura è iniziata a Roma nel 2010. Inizialmente, i personaggi del romanzo erano privi di appellativi, erano appellati per mezzo di definizioni, ma dopo la lettura dell’editrice Benedetta Reverberi, i protagonisti acquisirono dei nomi e il finale del racconto cambiò. Determinante è stato il contributo dell’editrice nella stesura degli ultimi due capitoli, segnati da un senso di paura per chi li ha scritti e per chi li ha letti.