di Luigi Garbato

Mercoledì 11 dicembre, alle ore 18.30, sarà inaugurata la mostra “La Vergine in ascolto. Il racconto del dialogo intimo e fecondo che ha cambiato la storia”, ospitata nelle sale del Museo Diocesano del Seminario Vescovile “G. Speciale”. 

Il museo offre alla città, da più di 10 anni, importanti appuntamenti annuali per entrare in contatto con l’arte, la bellezza e il divino. Tuttavia è possibile affermare che l’offerta culturale del museo, in termini di mostre d’arte temporanee, copre, più o meno continuativamente, un arco temporale lungo ben 25 anni. Un primo blocco di grandi mostre è stato realizzato dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Caltanissetta tra il 1995 e il 1999, con esposizioni temporanee che hanno valorizzato l’oreficeria, la pittura e l’arte tessile nissena e del centro Sicilia, ma che hanno portato in città anche importanti collezioni, come quella di incisioni di Dürer proveniente dai Musei Civici di Padova. Altre importanti mostre sono state realizzate, sempre in collaborazione con la Soprintendenza nissena, nel 2004 con l’esposizione di preziosi oggetti d’arte boemi, nel 2007 con l’esposizione dell’Immacolata di Tiepolo proveniente da Vicenza e nel 2008 l’esposizione dei Bambinelli di cera di Domenico Fasulo.

Ma è nell’ultimo decennio appunto che il museo ha iniziato a offrire con cadenza annuale, spesso nel periodo natalizio, importanti mostre d’arte di interesse nazionale: la mostra confronto degli Spasimi di Sicilia, i dipinti realizzati sulla scia dello Spasimo di Sicilia di Raffaello di cui al Museo Diocesano di Caltanissetta si conserva una copia coeva (2010), la mostra sulla tradizione dei presepi in terracotta (2011), l’esposizione del dipinto dell’Adorazione dei pastori di Matthias Stomer proveniente da Napoli (2012), l’esposizione di un Presepe artistico di fattura nordica (2013), la mostra del magnifico Presepe di carta dipinto di Vito D’Anna che ha avuto un successo strepitoso (2014), l’esposizione di sculture di cera della tradizione siciliana e quella delle scene del Presepe napoletano (2015), la mostra di paramenti sacri rispolverati dai depositi del museo (2016), la mostra monografica sul pittore nisseno del Seicento Vincenzo Roggeri (2017), l’esposizione fotografica “Re-velation” (2018), infine la mostra sull’Annunciazione di questo Natale (2019).

Quest’ultima mostra si configura come un’indagine iconografica sul tema dell’Annunciazione che vede come protagonisti l’Angelo e la Vergine, con un focus particolare su quest’ultima figura che si pone in ascolto del messaggio divino che le annuncia appunto il concepimento di Gesù Cristo. Il dialogo sacro tra la Vergine e l’Angelo è stato rappresentato dagli artisti in maniera diversa nel corso dei secoli e la mostra ha scelto di documentare l’evoluzione iconografica del tema religioso dal XVII al XX secolo, mettendo in relazione tra loro opere di artisti locali ma non solo. La mostra infatti si apre con uno spaccato sull’arte contemporanea con opere collezionate da Mons. Giovanni Speciale, fondatore del museo, fino ad arrivare a una selezione di opere datate tra il XVII e il XIX secolo realizzate nel territorio del centro Sicilia, tra le diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina. La mostra inoltre regalerà ai visitatori un piccolo ma scenografico omaggio a uno dei più importanti artisti di tutti i tempi che ha rappresentato il tema dell’Annunciazione.

“La Vergine in ascolto” è espressione della nuova direzione del Museo Diocesano assunta dall’architetto Giuseppe Di Vita. Prima di lui altri direttori – il prof. Salvatore Vizzini, la prof.ssa Francesca Fiandaca, mons. Massimo Naro, fino al fondatore mons. Giovanni Speciale – hanno promosso l’arte e la cultura offrendo alla città preziose occasione per entrare in contatto con la bellezza e con il sacro, perseguendo un intento di educazione civica indirizzata al buono, al bello e al giusto, e facendo così del Museo Diocesano il più antico e importante presidio culturale nel territorio nisseno.

Foto gentilmente offerta da Infedeforesta