di Antonio Picone
Lo scorso 4 Dicembre al Parlamento Europeo, alcuni commissari europei socialisti, tra cui l’ex premier Paolo Gentiloni (PD), hanno intonato la canzone ‘Bella ciao’ che è molto conosciuta anche al di fuori dei confini italiani.
Subito dopo questa esibizione due dei maggiori esponenti della destra italiana, Meloni e Salvini, hanno commentato quell’evento con sdegno, definendolo scandaloso e tacciando i commissari di essere dei sovietici. Ebbene, il canto popolare ‘Bella ciao’ nel suo testo non ha alcuna parola, né fa alcun riferimento all’ ideologia comunista o socialista o a qualunque altra ideologia. Nessuno! Persino il fiore, presente nelle ultime strofe, non è rosso e non è un garofano, ma semplicemente un fiore. Anzi un bel fiore!

Uno dei massimi studiosi di questo canto popolare, lo storico Cesare Bermani autore de “La ‘vera’ storia di Bella ciao” afferma che questa canto era diffuso solo tra i partigiani di Reggio Emilia e Modena, alcuni delle Langhe in Piemonte e altri della Maiella in Abruzzo. Assieme a questo tanti altri canti erano diffusi tra i partigiani italiani. ‘Bella ciao’ divenne il simbolo della Resistenza italiana e cioè della lotta partigiana contro gli oppressori nazi-fascisti soltanto alle fine degli anni ’50, quindi anni dopo la guerra, proprio per unificare la varie anime e correnti della Resistenza.
Infatti quello che spesso si dimentica, con malizia o con ignoranza, è che fra i partigiani italiani vi erano: religiosi, atei e agnostici; politici e apolitici; ex fascisti, comunisti, liberali, socialisti, repubblicani, popolari, monarchici, etc…
Tanto che quando, nel 1975, Benigno Zaccagnini divenne il nuovo segretario della Democrazia Cristiana, il congresso che lo elesse si concluse con le note di ‘Bella ciao’ e nessuno esponente politico di rilievo si sognò di gridare allo scandalo o accusare i democristiani di bolscevismo. Allora cosa è accaduto nella nostra bella Italia? Siamo diventati più ignoranti? O abbiamo volutamente deciso di dimenticare il passato?

Molto probabilmente l’intellighenzia della sinistra italiana, formata solitamente da personaggi noiosissimi e tristissimi, ha volutamente e opportunisticamente strumentalizzato questo canto popolare facendolo diventare quasi un inno e mettendo da parte ‘Bandiera rossa’ e ‘Fischia il vento’ perché troppo vetusti e troppo di Sinistra. Mentre l’intellighenzia di Destra, formata solitamente da isolatissimi e arrogantissimi personaggi, ha, molto poco intelligentemente però e molto risentitamente, lasciato fare invece di ribadire con fierezza la loro contrarietà ai regimi nazi-fascisti e difendere i valori della Destra italiana.
Che ci piaccia o meno, il fascismo, a conti fatti, ha nuociuto agli italiani e poco importa sottolineare quello che arrivò a dire Churchill e cioè che nel Ventennio gli italiani erano quasi tutti fascisti e dopo la caduta del regime erano quasi tutti antifascisti. Se il fascismo all’inizio profuse sicurezza, speranza ed entusiasmo subito dopo iniziò a togliere: la libertà di parola, di stampa, di associazionismo, di libere elezioni, etc… , poi le vergognose leggi razziali, ed infine con la dichiarazione di guerra il regime tornò a profondere, ma questa volta altro: miseria, fame e umiliazione internazionale.
È vero, anche i partigiani non erano santi. Lottavano ad armi impari contro l’invasore nazista e i complici, e sottomessi, fascisti per la liberazione dell’Italia ma anche loro, si sono macchiati di atti crudeli, nefandi e vili causando la tortura e la morte di molte vittime innocenti. Ma la guerra è spietata per tutti: aggressori e difensori.
Ed è altrettanto vero che Mussolini fece tante cose buone per l’Italia, così, per il loro Paese, altri dittatori dello stesso calibro come Hilter, Stalin, Mao… ma oggettivamente non possiamo negare che le azioni negative di questi personaggi sono state tremendamente maggiori di quelle positive.
Detto questo, ognuno di noi prima di criticare dovrebbe conoscere i fatti in maniera oggettiva, ed in questo caso, anche le strofe di questo canto popolare che non ha nulla a che fare con la Sinistra e che, invece, ricorda tutti quei partigiani che misero coraggiosamente in gioco la propria vita in nome della libertà e contro l’oppressore nazi-fascista, senza aspettare e nascondersi dietro i carri armati e le bombe degli Alleati. Agli Alleati dobbiamo esser molto grati, pur ricordando che hanno combattuto e vinto principalmente per difendersi e non per restituire la libertà. Fino alla conferenza di Monaco il fatto che ci fossero due o più regimi totalitari in Europa non scandalizzava nessuno.
Se poi non vi va di cantare ‘Bella ciao’, non siete convinti della verità storica o avete altri motivi per dissentire, siete liberi di farlo!
Questa è una delle libertà per le quali hanno combattuto TUTTI i partigiani.
Il testo della canzone:
“Una mattina mi son svegliato
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
una mattina mi son svegliato
ed ho trovato l’invasor.
O partigiano portami via
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
E seppellire la su in montagna
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e seppellire la su in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.
Tutte le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e le genti che passeranno
mi diranno che bel fior.
E questo è il fiore del partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.”
Mi complimento per la chiarezza e per il rispetto del diverse ideologie . Personalmente ogni volta che provo a cantare la canzone Bell a Ciao non riesco ad arrivare alla fine per la commozione che mi provoca nel pensare a quanto si sia lottato per la libertà della nazione .