Di Danilo Napoli
E’ nelle sale dal 2 al 4 Dicembre Shooting the Mafia, documentario evento dedicato alla vita e all’arte di Letizia Battaglia.
Letizia, per chi non lo sapesse, è la fotografa italiana più apprezzata nel mondo e direttrice del centro internazionale di fotografia di Palermo, palermitana convinta, non ne vuole sentire di abbandonare la sua terra.
Il film è stato realizzato dalla regista inglese Kim Longinotto, con un taglio intimo e toccante. Divide in due la narrazione: nella prima parte si racconta la turbolenta giovinezza, le restrizioni volute dal padre, il matrimonio fallito e il suo perdersi tra amanti e una sfrenata voglia di vivere; nella seconda parte invece prende corpo la narrazione della Letizia fotografa. Attraverso la sua voce veniamo catapultati nella Palermo anni 70 e 80, quella dei mille omicidi in un anno, la Palermo sporca e fratricida, macchiata più che mai dal sangue versato dalla prepotenza mafiosa. Letizia ne era testimone perché fotografa per il quotidiano “L’Ora”, insieme a lei una serie di giornalisti e fotografi hanno raccontato, con immagini e parole quella stagione nera. La narrazione continua con lo sgomento e il terrore per le stragi del 92. Si pente, ci dice, per non essere riuscita a scattare foto significative in quei giorni di maggio e poi di luglio. Il documentario ci dona l’immagine di una donna fuori dal comune, una donna che ha combattuto un’intera vita senza saperlo, sfrontata e leggera. Pensava di fotografare solo donne, bambini e invece si è ritrovata quasi per caso a raccontarci, attraverso immagini, una delle pagine più negative della storia recente.
Nel film ci sono immagini di repertorio inedite, che ci riportano direttamente a quegl’anni e ovviamente tantissimi scatti di Letizia, tutti suggestivi e narrativamente unici. Le chiacchierate con la fotografa sono tutte deliziose e offrono spunti interessanti, ci invita a non farci comandare dalla paura, ma anzi di provare a vivere ognuno di noi una degna esistenza, seppur piena di sofferenza e dolore.
“chissà perché ci sono cose piccole, banali che ci fanno soffrire tutta la vita”
Letizia Battaglia
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