PARTE 2: Cena e sonno.
di Annarita Giglia
L’ ultima volta ci siamo lasciati parlando del pranzo. Continuiamo con la cena.
So già che vi stupirà quello che starete per leggere ma è proprio questo il momento in cui consumare i carboidrati. Lo scopo è quello di assicurare una buona qualità del sonno. La notte spesso è un momento della giornata sottovalutato per l’impatto che può dare sulla nostra salute. Se è vero che è importante monitorare tutte quelle attività che si fanno nel corso della giornata (alimentarsi in maniera adeguata, diminuire i livelli di stress, combattere la sedentarietà), è proprio durante il sonno che avviene il riparo, la rigenerazione e la detossificazione dei neuroni (le cellule del cervello), un momento quindi prezioso.
La prova di un sonno ‘ristoratore’ è data dalla sensazione di svegliarsi un po’ più ringiovaniti rispetto alla sera precedente e questo possiamo farlo se non appesantiamo la sera con una cena tardiva, eccessiva in quantità ma anche sbagliata nella qualità.
La sera è sconsigliato mangiare determinate proteine animali (carni, formaggi e uova) per gli stessi motivi che li rendevano una risorsa a pranzo: sono responsabili infatti del rilascio di particolari neurotrasmettitori (adrenalina, noradrenalina, dopamina) ad azione eccitatoria, si possono considerare gli ormoni della veglia.
La sera invece abbiamo bisogno di serotonina e melatonina che possiamo produrre con l’aiuto proprio dei carboidrati. La scelta deve sempre ricadere su quelli a basso indice glicemico. Sono esempi la pasta e il riso integrali, il farro, l’orzo o un piatto di legumi. Un alimento poco conosciuto nelle nostre tavole ma di cui si consiglia l’assunzione è la patata americana. Veniva consumata più spesso dai nostri bisnonni. È gradevole perché dolce al palato nonostante abbia comunque un basso indice glicemico.
Utile anche il power-nep, il ‘sonnellino pomeridiano,’ gradito da molti studenti. Bastano anche solo 20 minuti per permettere al cervello di rigenerarsi e ripartire carichi per un intenso pomeriggio di studio.
Forse dormendo non prenderemo pesci, ma lo sprint giusto, quello sì che lo ri-prendiamo!
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