di Annarita Giglia
Materie prime selezionate, latte fresco di qualità, frutta fresca di stagione, il gelato artigianale italiano è parte integrante della nostra estate. Non si tratta di campanilismo, a riconoscere il gelato come un’eccellenza italiana è tutto il mondo tanto da non essere più chiamato ice cream ma “Italian gelato”. Senza nulla togliere ai gelati non italiani, di certo questo, per il nostro Paese, è una vittoria. A farci essere i migliori la scelta di non produrre semplicemente del gelato ma di creare un prodotto che, grazie agli ingredienti che lo caratterizzano, non è solo buono per il palato ma è anche capace di nutrire. Questo fa diventare speciale il gelato italiano!
Un concetto interessante è la considerazione che oggi si da al gelato dal punto di vista alimentare e nutrizionale; prima infatti era considerato un dolce, recentemente un alimento fino a diventare oggi un piatto (come si leggerà a breve sotto) e quindi un vero e proprio pasto.
È bene precisare che sebbene il gelato sia capace di nutrire non può farlo in modo completo come un pasto tradizionalmente inteso.
Oltre a quello artigianale, esiste in commercio anche il gelato industriale. Nonostante quest’ultimo sembri essere l’eterno secondo, si vogliono svelare alcune curiosità che potrebbero sfatare il mito per cui il gelato artigianale sia considerato sempre migliore di quello industriale.
In questo modo si da anche la possibilità al consumatore di fare una scelta più consapevole rispetto a quelle che sono le sue esigenze.
Ciascuno ha delle caratterisiche nutrizionali che lo differenziano dall’altro ma non per questo rendono l’uno migliore dell’altro, solo diverso. Il Bel Paese infatti si può vantare di avere anche un’industria gelatiera molto attenta: ad esempio il latte utilizzato dall’ industria è completamente scremato. Questo permette di abbassare la quota di grassi al contrario di quello artigianale che utilizza, quello intero o parzialmente scremato.La logica utilizzata è: mantenere invariata la quota di proteine abbassando o differenziando qualitativamente il tipo di grasso.
Però a mettere dentro il gelato i legumi non è l’industria ma l’artigiano gelataio, quello che non mette mai riposo la creatività riuscendo ad inserire anche la fibra dentro il gelato.
Non si tratta di fantascienza ma di pura realtà. Avviene presso la Gelateria “Idea” a Gubbio grazie al maestro Paolo Bettelli. Qui il gelato non è un’eccellenza ma è il non plus ultra. La dolce novità prevede come ingrediente principale i fagioli del Trasimeno, prodotto tipico umbro variegato con miele e noci.
Scelta ingegnosa da un punto di vista nutrizionale oltre che originale da un punto di vista di marketing; su 100g di fagioli infatti è contenuto quasi il fabbisogno giornaliero di fibra che serve poi a fare assorbire meno gli zuccheri e i grassi.
Perché il gelato italiano non abbia più segreti per i lettori di LAO volgiamo lo sguardo anche alla sua lavorazione; assieme al macchinario dedicato, gli ingredienti- base del gelato artigianale (latte, panna freschi e più di una tipologia di zuccheri) donano quella consistenza densa e cremosa con cui siamo abituati a vederlo dietro al bancone della nostra gelaterie preferita, arricchendolo naturalmente d’aria. Per lo stesso motivo il gelato artigianale a parità di peso è un po’ più calorico rispetto a quello industriale perché il primo contiene meno aria del secondo.
Il gelato industriale quindi diventa una scelta più light per chi tiene alla fitness anche quando mangia il gelato
Nonostante tutto però vi sono delle categorie di persone alle quali, se non è vietato il gelato, quanto meno dovrebbero limitarne il consumo: è il caso dei diabetici e dei colitici specie quelli che soffrono di attacchi diarroici perché il gelato ha la capacità di acidificare l’intestino creando sintomi fastidiosi quale il meteorismo.
Obiettivamente però il gelato non ha grosse controindicazioni, basta saperlo inserire al posto giusto e nelle quantità giuste durante la giornata: un cono piccolo alla nocciola a metà pomeriggio può essere una trattativa sindacale nutrizionale accettabile!
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